Menu Chiudi

Olio, primo sì alle sanzioni anti-truffe. Multe pesanti per gli oli vergini venduti come extravergini e per quelli deodoranti

Via libera in Con­siglio dei ministri alla re­visione del quadro sanzionatorio per le frodi sull’olio. È quanto prevede il disegno di legge contro le agromafie, in cui è incluso – tra l’altro – un adeguamento della legge 1407 del 1960, precedente alla re­golamentazione dell’Unione europea sulle caratteristiche organolettiche dell’olio.

Con le nuove disposizioni vengono superati i dubbi in­terpretativi che hanno per­messo a molte truffe dell’olio di farla franca in sede giu­diziaria, nonostante il lavoro di controllo dell’Ispettorato

centrale repressione frodi. E quindi, ad esempio, sono pre­viste sanzioni per gli olii ven­duti come extravergine di oli­va ma che al­le analisi ri­sultano ver­gine di oliva.

Viene sanzio­nato anche il cosiddetto olio «deodo­rato» vendu­to come olio extravergine di oliva, anche se è conforme per i re­quisiti intrinseci ma è ot­tenuto in maniera illecita con l’ausilio del processo di deodorazione che invece carat­terizza gli olii raffinati e non gli olii vergini.

«È per col­mare questo vuoto nor­mativo – spie­ga il sottose­gretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate che avevo presentato una proposta di integrazione del decreto legislativo 103/2016 per adeguare il si­stema sanzionatorio alle nuo­ve disposizioni comunitarie, creando una sorta di “testo unico” sanzionatorio.

Il testo dovrà ora aprirsi al doveroso confronto parlamentare. L’obiettivo è far sì che stru­menti, tecniche e caratteri­stiche divenute scientificamente obiettive per stabilire le diverse tipologie e qualità di olio di oliva siano uti­lizzabili per legge, sostenendo e agevolando il già ottimo lavoro dell’Icqrf, rassicuran­do i consumatori sull’olio d’oliva che stanno acquistan­do nonché tutelando i pro­duttori di qualità».