Fra i drammatici effetti dell’emergenza sanitaria dovuta al coronavirus ci sono dei blocchi forzati in particolare per alcune categorie. In questo scenario sono quindi diverse le professioni che risentono di questi blocchi e non fa alcuna eccezione il settore turistico, che anzi è tra i maggiori a risentire delle ripercussioni a livello economico dovute dai provvedimenti restrittivi nelle regioni settentrionali. Una situazione che non riguarda solo le cosiddette “zone rosse” ma l’intera penisola.
Si registrano, infatti, cancellazioni dal 30% al 50% per mancati arrivi, mentre ancora più allarmante sono i dati che riguardano la fascia media (2/3 stelle) che si basa molto sul turismo scolastico: quei mancati arrivi arrivano al 100%.
Situazione preoccupante anche in Puglia, chi ha visto cancellazioni negli arrivi anche fino a maggio, con l’annullamento anche di importanti scaglioni per l’estate 2020. Un particolare momento di crisi che il Presidente di Federalberghi Puglia Francesco Caizzi e il Presidente dell’Anci regionale Domenico Vitto vogliono portare all’attenzione del Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.
Dati questi che continuano a crescere, mostrando il timore e il malcontento di una popolazione che sta combattendo quella che è definita “una psicosi di massa” causata proprio dal Covid-19. Una situazione drammatica per tutta l’Italia, che giunge ad adottare misure di sicurezza a livello nazionale e regionale, ma con un ritardo irreparabile.
La richiesta degli operatori del settore turistico è quella di intervenire il prima possibile per risolvere questo particolare momento, con interventi di salvaguardia e di copertura per una categoria in crisi.
“Sono in un gruppo di guide turistiche pugliesi e alcune agenzie hanno dei servizi che sono stati annullati – racconta Domenico Antonacci – Sono stati infatti annullati due miei eventi, inoltre le scuole hanno annullato i viaggi di istruzione e ci sono ripercussioni anche sulle agenzie non solo sulle guide turistiche. È qualcosa di serio, ma è ancora in divenire, non è ancora esploso”.
Anche la provincia di Foggia comincia a risentire della drammatica mutazione della quotidianità nazionale, vinta da un’epidemia che ha generato uno stizzito panico nella popolazione, catturata da un bagaglio di informazione impreciso e a volte vittima delle fake news.
“Questo panico che si sta diffondendo non ci fa bene – afferma a l’Attacco Mariella Nobiletti, Presidente della sezione Turismo di Confindustria – perché la gente che dovrebbe prenotare in questo momento sta cercando di capire la situazione.
Siamo in una fase di attesa. Tutto il nostro sistema economico si basa sul turismo e le persone che dovrebbero venire in vacanza sono ferme, perché è in attesa di vedere come evolve la situazione. Si sono diffuse notizie di vario genere, allarmistiche e questo non fa bene. L’economia si ferma così. La gente è preoccupata e sebbene non tema il contagio, non fa tutto quello che è abituata a fare. Viviamo di turismo, per noi è tutto. I dati non ci confortano in questo senso, è un problema che ci toccherà e in qualche modo lo sta già facendo. Mi auguro che la situazione si risolva presto, solo così potremo uscirne. Per fortuna, da noi non ci sono contagi, altrimenti la situazione sarebbe più grave”.
Inoltre, secondo Coldiretti, in seguito ai dati di monitoraggio di Terranostra (che registra un calo del 50% di presenze), i luoghi più sicuri sono gli agriturismi, proprio per la posizione in zone lontane della campagna. Un dato che si azzera se si guarda a regioni come Veneto e Lombardia. Sono più di 23 mila le aziende agrituristiche che nell’intera penisola risentono delle conseguenze generate dal panico per il Covid-19.
Quello che gli operatori del settore turistico richiedono è una maggiore attenzione da parte delle istituzioni nell’individuare misure di sostegno a quelle attività che sono state colpite. Un settore che ha registrato 13 milioni di presenze nell’ultimo anno, su una rete di 25 mila posti letto e 442 mila copert per il ristoro. In Puglia, turisti stranieri stanno annullando il proprio pacchetto vacanze per il timore dell’epidemia.
l’Attacco