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Manfredonia/ Sequestrati 42 kg di prodotti ittici ed elevate sanzioni per 3200 euro: la Guardia Costiera a tutela della salute pubblica e della filiera ittica.

I militari della Guardia Costiera di Manfredonia hanno portato a termine un’operazione di polizia marittima finalizzata alla tutela del consumatore e della risorsa ittica, effettuando il sequestro di un quantitativo di prodotto ittico sottomisura e privo di tracciabilità ai danni di due venditori ambulanti.

A seguito di una segnalazione pervenuta alla sala operativa i militari si recavano presso una pubblica via del centro cittadino dove accertavano due persone intente alla vendita abusiva di novellame di sarda, ovvero il cosiddetto “bianchetto”, nonché di murici, cozze, mormore e saraghi sparaglioni.

Il prodotto ittico veniva posto sotto sequestro e, una volta trasportato all’interno dei locali della Capitaneria, veniva ispezionato da parte del personale veterinario prontamente intervenuto sul posto.

Al termine delle operazioni, veniva posto sotto sequestro circa 42 kg di prodotto ittico vario.

Venivano altresì elevate sanzioni amministrative per un importo pari a circa 3.000 euro.

Il prodotto ittico non veniva ritenuto idoneo al consumo umano e pertanto veniva disposta la distruzione dello stesso.

In particolare per quanto concerne il novellame di sarda la normativa di riferimento ne vieta la cattura, la commercializzazione e la detenzione, in quanto tale pesca ha un impatto negativo dal punto di vista ambientale, nonché devastante per la continuazione della specie ittica in questione ma, sottolinea la Guardia Costiera, occorre anche evitare l’acquisto di prodotti ittici (facilmente deteriorabili) presso venditori non autorizzati atteso che gli stessi contravvengono alle più elementari norme igieniche e potrebbero arrecare danni seri alla salute degli eventuali consumatori.

All’interno del Porto commerciale proseguono i controlli da parte del personale della Capitaneria per quanto concerne le violazioni relative alla circolazione stradale. Nel corso dell’ultimo periodo sono state elevate circa 50 sanzioni amministrative per un importo totale che si aggira intorno ai 5.000 euro.