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Il Rilancio del Turismo per forza di cose sarà LAST MINUTE

Tra gli effetti indiretti dell’epidemia di coro­na virus c’è quello che si è catapultato sull’economia del Paese. Ciascu­na area “piange” una situazione di grave crisi, ma soprattutto di sconforto perché convinta che la ripresa – quando ci sarà – non sarà di certo indolore per le aziende e l’occupazione più in generale.

Un settore trainante dell’eco­nomia della provincia di Foggia è il turismo, quello mare e sole con il Gargano, locomotiva in­discussa del comparto in Puglia (la sola Vieste nello scorso anno ha registrato 400 mila presenze in più delU’unione del trio salentino Ugento, Gallipoli, Otran­to), ma anche con altri segmenti che caratterizzano il terziario co­me il turismo religioso e spiri­tuale, quello botanico, quello dei piccoli centri dei Monti Dauni ed ancora quello enogastronomico.

Siamo di fronte ad un turismo “plurimo” ma è evidente che l’at­tenzione è rivolta soprattutto a quello estivo perché è in quei cento giorni che si fanno i grandi numeri,che l’industria alberghiera e l’indotto gira a mille, che si crea prodotto interno loro con significative ricadute per l’occu­pazione.

Come attrezzarsi per la prossima stagione, ammesso che l’epidemia da corona virus fac­cia un passo indietro e che si possa tornare a girare libera­mente? Le associazioni di cate­goria stanno studiando varie so­luzioni, ma appare evidente che qualsiasi previsione sbatte con­tro una realtà che oggi dice altre cose.

Qualche esperto sostiene che, se dovesse esserci una ri­presa anche nel settore turistico, la stessa sarà tutta caratterizzata dai “last minute” con offerte che dovranno per forza di cose pun­tare in particolare sui movimen­ti domestici (all’interno della stessa provincia e della regione o al massimo con le province li­mitrofe). Per qualche operatore anche una prospettiva del gene­re sarebbe comunque beneaugurante, proprio per non dichia­rare il default. Speriamo bene

Filippo Santigliano