Il Coronavirus batte l’Italia in una partita difficile e letale per la salute di tanti fratelli, per l’organizzazione sanitaria e per la conseguente profonda crisi economica nazionale. Per le piccole aziende del turismo stagionale la situazione si aggrava ancor dì più, tenendo conto dello stremo per combattere dal 2008 una recessione economica.
Inoltre, da anni si registrano nuovi standards della vacanza estiva che si diversifica e si adegua inevitabilmente alle difficili condizioni generali economiche e sociali. Da anni si registra uno squilibrio tra domanda e offerta e tra costi e ricavi; gli uni dovuti alle gabelle fiscali, contributive e fornitura servizi sempre più alti, gli altri a tariffe sempre più basse per essere competitivi. Da anni si registra un esodo nei paesi (detti) esotici del mondo, dove, con tariffe stracciate, si fanno vacanze a 5 stelle.
Da anni si registra una severa stretta creditizia delle banche, ormai sempre più burocratizzate, che attestano il merito creditizio con difficoltà per normative nazionali ed europee. Tutto questo è contorno alla pandemia che ci rende ancor più deboli e potrebbe distruggere annidi sacrifici per tante famiglie che hanno investito nell’unica industria possibile dalle nostre parti: IL TURISMO.
Gli operatori non hanno bisogno e non chiedono provvedimenti provvisori e mancette una tantum previste nei decretini che si susseguono. Ad eventi seri si risponde con azioni e determinazioni serie. E’ mai sostenibile prorogare impegni fiscali o altro con moratorie di qualche settimana o qualche mese? Chi non fa ricavi, come potrà soddisfare quanto prorogato e quanto corrente?
E’ previsto l’arrivo della Befana? Per questo, con senso di responsabilità, la Politica tutta e le Parti sociali devono valutare con attenzione le reali condizioni del Paese, facendo la propria parte .Occorre, pertanto, evitare lo scontro e favorire un confronto come si addice a chi rappresenta una Grande Nazione ed un Grande Popolo.
La Regione Puglia sta facendo quanto è possibile sul piano sanitario per affrontare eventuali picchi di contagio. Questo è meritevole e non ci troverà impreparati. Adesso, però, dobbiamo pensare a domani e per gli operatori turistici DOMANI: è la prossima stagione estiva 2020.
Deve prevalere la nostra tenacia, il nostro ottimismo e la forza di sempre per affrontare le difficoltà. Non saremo per mesi in quarantena e prepariamoci, sin da subito, per la prossima fine del contagio. Pensiamo in anticipo.
Per questo credo sia urgente istituire una apposita Consulta Regionale di soggetti interessati per mettere in campo tutti i dispositivi idonei a garantire la sicurezza sanitaria sulle nostre coste. Un protocollo che sia efficace sul piano sanitario e sia di immagine per quanti vorranno fare la vacanza in Puglia.
Qualsiasi azione per salvare la stagione. Senza immediati ricavi non si potrà soddisfare gli impegni assunti con le banche, i lavoratori ed i fornitori. Le imprese si sostengono e sostengono con il lavoro faticoso di ogni giorno. Se la stagione 2020 non darà ricavi, si prospetta una chiamata alle armi di un esercito di moribondi di Covid 19 economico.
La Regione è chiamata a decisioni straordinarie e deve essere all’altezza del momento particolare. Il giudizio dei Pugliesi vi attende alle prossime elezioni.
Paolo Rosiello
albergatore di Vieste