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Vieste/ I PRIVILEGI

Riceviamo e pubblichiamo

C’è un elemento di ipocrisia che accomuna molte persone che vivono con fastidio i privilegi, ed è il fatto che siano degli altri.
Perché poi quando c’è la possibilità di averli, si usano e si tengono ben stretti.

Basti pensare a tutti quelli che erano contro le auto blu. Ve li ricordate vero i 5Stelle indignati negli anni scorsi per questo che definivano un “assurdo” privilegio dei politici?
E adesso che le possono utilizzare non ne possono fare a meno. Tanto è vero che l’argomento è scomparso.

Da alcuni giorni sui social non si discute che di MES ed Eurobond.
Confesso. Non ne conosco la differenza. Non so cosa sono. Non ho difficoltà a dire che si tratta di argomenti molto più grandi di me.

Vi riporto questa breve discussione avuta questa mattina fuori al negozio:
Amico: “Ci avete svenduti all’Europa”
Io: “In che senso”?
A: “Col MES, ci avete svenduto all’Europa”
Io: “Quanto fa 7×9”?
Il mio amico si guarda intorno, sguardo fisso al cielo: “Aspè”.
Come a scuola quando l’insegnante fa una domanda allo studente che non ha studiato e cerca l’aiuto della provvidenza.

E’ evidente che si tratta di un argomento per molti ma non per tutti, come recitava una vecchia pubblicità.
Ho ascoltato come molti di voi la conferenza stampa del Presidente del Consiglio in diretta tv a reti unificate.

Si tratta di un privilegio che il Premier o il Presidente della Repubblica utilizzano per importanti comunicazioni al Paese.
Pochi giorni fa lo ha utilizzato anche la Regina d’Inghilterra per il suo quarto discorso al Paese in quasi 70 anni di regno.

Il Premier ci ha comunicato che il lock down proseguirà fino al 3 maggio per poi passare alle questioni di cui si sta discutendo in campo europeo, e cioè MES ed Eurobond.

Non ha spiegato al Paese in cosa consistono concretamente gli Eurobond, cos’è il MES e perchè questo strumento sarebbe inadeguato alle esigenze dell’Italia.

Ma ha sferrato un attacco durissimo e molto efficace ai due leader dell’opposizione.
Se lo meritavano? Si, perchè stanno alimentando una tensione sociale nel Paese molto pericolosa.

Era il caso di farlo in una conferenza stampa trasmessa in diretta a reti unificate? No, perché si tratta di un privilegio concesso a chi guida il governo per importanti comunicazioni al Paese.

Mi sarebbe piaciuto che almeno uno dei giornalisti rivolgesse al Premier una semplice domanda: ma possibile che a due mesi dall’esplosione della più grave emergenza che abbia mai vissuto il Paese lei non sia stato in grado di riunire tutte le forze politiche per gestire insieme una crisi dalla quale si uscirà solo se il Paese marcia tutto nella stessa direzione?

Ma questi sono privilegi concessi a pochi.

Aldo Ragni