Parco/ Manovre in corso per il rinnovo del Consiglio Direttivo. Proposta la riconferma dei quattro sindaci
La scorsa estate la nomina del presidente Pasquale Pazienza, docente ed economista Unifg.
Pochi giorni fa la designazione della direttrice Maria Villani, 38enne foggiana finora in Federparchi. Ma l’ente Parco nazionale del Gargano è atteso a breve anche da altri cambiamenti importanti, perchè è in scadenza l’intero consiglio direttivo. Entro la fine di aprile dovranno pervenire le indicazioni relative ai nomi al Ministero dell’ambiente, salvo slittamenti causati dall’emergenza Covid.
L’organo è formato dal presidente e da otto componenti nominati con decreto del Ministro dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare; dura in carica cinque anni, rinnovabili, per ciascun componente, una sola volta e scelti tra persone particolarmente qualificate per le attività in materia di conservazione della natura o tra i rappresentanti della Comunità del Parco.
Degli otto componenti quattro sono designati dalla Comunità del Parco, uno su designazione delle associazioni ambientaliste, uno su designazione del Ministero dell’Ambiente, uno su designazione del Ministero per le Politiche Agricole, uno su designazione dell’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (ISPRA). Il consiglio direttivo delibera in merito al tutte le questioni generali, si esprime sui bilanci, sui piani e sul regolamento.
Nel caso del PNG il consiglio direttivo fu nominato il 23 aprile 2015 ed è formato dall’ex parlamentare marchigiano dei Verdi Marco Lion (espressione delle associazioni ambientaliste), dal docente Unifg Massimo Monteleone (scelto dal Ministero dell’ambiente), dal montanaro Pasquale Coccia (indicato dal Ministero dell’agricoltura e che siede nella giunta esecutiva col presidente Pazienza), e dai quattro sindaci indicati dalla Comunità del Parco, ovvero il vicepresidente Claudio Costanzucci (Cagnano Varano), Luigi Di Fiore (Rignano Garganico), Michele Sementino (Vico del Gargano) e Rocco Di Brina (Carpino).
Su convocazione del presidente, Di Brina, oggi pomeriggio alle ore 16.30 la Comunità del Parco si riunirà in modalità telematica per affrontare proprio il nodo della designazione dei suoi 4 rappresentanti nel consiglio direttivo, oltre agli altri punti all’ordine del giorno tra cui il parere sul bilancio di previsione 2020, determinazioni sulla problematica relativa alla bruciatura di stoppie e residui vegetali in area protetta, determinazioni sulla realizzazione di un impianto anaerobico di rifiuti solidi urbani (umido) a Ischitella, determinazioni sul tributo uso beni demaniali al Consorzio di bonifica montana del Gargano, individuazione di siti caratterizzati dalla presenza di amianto, interventi sul randagismo in area Parco, progetto WI-FI Italia.
La proposta, stando ai rumors, è quella di confermare i 4 sindaci consiglieri. Sarà accolta dalla Comunità del Parco o mancherà il voto favorevole al riguardo e l’accapo slitterà? Quanto èlle associazioni di protezione ambientale già dall’autunno scorso si sono riunite a livello nazionale per discutere di questa e altre postazioni da rinnovare.
La volta scorsa non fu trovata una quadra su nessun nome locale e si scelse il marchigiano Lion. Il Ministero dell’ambiente, oggi guidato dall’ex generale dell’Arma Sergio Costa, appare vicino al M5S come confermato anche dalla scelta di non nominare alla direzione la facente funzioni Carmela Strizzi, invisa ai pentastellati. Fonti interne al M5S sono pronte a scommettere che anche le scelte del- l’ISPRA e delle associazioni non ‘saranno lontane dai desiderata di Costa, molto vicino al mondo associativo.
Quanto al dicastero dell’agricoltura, la presenza della renziana Teresa Bellanova lascia ipotizzare una indicazione gradita ad Italia Viva. “La ministra si muove molto poco nella logica spartitoria delle correnti”, commenta a l’Attacco il viestano Aldo Ragni, cocoordinatore provinciale di Italia Viva. “Anzi: non sopporta questo tipo di discussioni e privilegia le competenze”.
L’uscente Coccia è ritenuto ben inserito, con entrature romane, ma appare altamente improbabile la sua riconferma. Saranno rispettati i termini di scadenza di fine mese? Un beninformato spiega che l’emergenza sanitaria in corso potrebbe favorire un rinvio di 45 giorni.
Lucia Piemontese
L’attacco