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Direttivo Ente Parco del Gargano/ Seduta fiume (in remoto), sei ore di confronto. Decisivi i voti dei 4 sindaci per approvare il bilancio di previsione. Merla: “atto di grande responsabilita’”.

Non accennano a placarsi le polemiche post seduta (della scorsa settimana) della comunità del Parco Nazionale del Gargano nella quale sono stati indicati i 4 sindaci (Merla, Sementino, Costanzucci e Di Fiore, San Marco, Vico, Cagnano e Rignano) che faranno parte del rinnovato consiglio direttivo (ormai in scadenza) dell’ente (si è ancora all’inizio dell’iter però, perché toccherà da qui a breve ai vari ministeri designare i propri rappresentanti).

E’ sempre più “botta e risposta” tra Lega e Pd. L’attacco stavolta al presidente della comunità Rocco Di Brina (Pd) arriva dal consigliere delegato della Provincia all’area protetta Salvatore D’Arienzo (Lega Peschici).

“Strumentale l’intervento di Di Brina” la sottolineatura del peschiciano. Sempre da Peschici arriva la richiesta targata sindaco Franco Tavaglione di annullare quella seduta della comunità. Polemiche tra Pd e Lega, il cui sfondo, come è intuibile, è rappresentato dalla prossima tornata elettorale delle regionali in programma in autunno.

Siccome vi è la necessità di conquistare ogni posizione utile negli enti sovracomunali per poter “incidere” ed essere così appetibili in termini elettorali, si va allo scontro. Purtroppo a questa logica, a quanto pare, non sfugge nemmeno l’ente Parco, che ne dovrebbe invece essere esente, non fosse altro perché si occupa di ambiente, che è e dovrebbe essere “tutelato”da tutti.

Ma tant’è… Intanto ieri in video conferenza è andata in onda la lunga seduta del consiglio direttivo (tutti presenti) del Parco durata sei ore (dalle ore 10 alle 16 circa). Tutti evasi i 10 accapi presenti all’ordine del giorno, tra i quali spiccano l’approvazione del bilancio di previsione 2020, quello del piano di gestione dell’AMP delle Isole Tremiti, e lo schema di contratto individuale di lavoro della neo direttrice Maria Villani, la cui durata è stata fissata in 5 anni (maggio 2020-maggio 2025).

Che va al di là della scadenza del presidente Pasquale Pazienza (5 agosto 2019-5 agosto 2024). Una situazione simile, in verità, l’ultima volta non portò affatto bene alla gestione del Parco: erano i tempi di Gatta presidente (2004-2010) e direttrice Filomena Tanzarella da Ostuni.

Sull’accapo riguardante lo schema di contratto individuale di lavoro della neo direttrice Maria Villani, i quattro sindaci (Merla, Di Fiore, Sementino e Costanzucci) si sono astenuti poiché favorevoli ad un contratto di 3 anni. A favore invece della durata di 5 anni (del contratto) hanno votato in 5 ovvero il presidente Pazienza, l’assessore Coccia e i tre ministeriali (Lion, Riga e Monteleone).

Decisivi invece i quattro sindaci del Gargano sull’importante accapo del bilancio di previsione 2020. Perché? Perché con il loro voto favorevole hanno scongiurato l’arrivo del commissario, in quanto i tre ministeriali hanno votato contro e l’accapo così ha rischiato di essere bocciato, con tutte le conseguenze del caso.

Una grande assunzione di responsabilità da parte dei 4. L’accapo è passato con sei voti: quello appunto dei 4 sindaci più quello del Presidente Pazienza e di Pasquale Coccia.

Francesco Trotta