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Quarantena obbligatoria per chi rientra in Puglia. L’ordinanza di Emiliano regolerà isolamento e registrazioni dal 4 maggio

La Regione Puglia emanerà una nuova ordinanza per regolamentare gli ingressi nel proprio territorio da altre regioni, disponendo l’isolamento fiduciario con obbligatoria registra­zione sul sito dell’ente. Su questo provvedimento stanno già lavorando gli uffici e l’avvocatura regionale e ulteriori dettagli saranno limati nell’incontro in programma og­gi tra il governatore Michele Emiliano e i sindaci pugliesi.

Questa nuova normazione è scaturita dall’art. 1 del Dpcm emanato dal premier Giuseppe Conte il 26 aprile, in riferimento agli spostamenti consentiti come “rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza”.

Al riguardo la Regione stima Puglia già un ritorno in Puglia di un numero considerevole di perso­ne, che si ricongiungeranno con i propri cari dopo un lungo pe­riodo di lontananza causata dal­le restrizioni nazionali per la pandemia. E per questo l’isolamento volontario, già adottato a inizio marzo, sarà riproposto.

E’ infatti incon­trovertibile che questa restrizione – decretata da Emiliano addirittura alle 2,31 dell’8 marzo dopo la diffusione delle immagini di ressa alla sta­zione di Milano per i treni che partivano verso il mezzogiorno – abbiamo contenuto una limitazione dei contagi con un numeri anche più consistenti degli oltre 20mila registrati sul sito regionale (tanti hanno preferito relazionarsi con il medico di base).

Nei giorni scorsi alcuni sindaci avevano re­clamato la riproposizione di questa ordinanza, ma la presidenza della Regione aveva sopras­seduto: la normativa nazionale, infatti, con il Dpcm in vigore fino al 4 maggio, vieta ogni spostamento da comune a comune, di fatto ne­gando trasferimenti da regione a regione (salvo cause di lavoro, salute o estrema necessità, tipologie per le quali sono disciplinate quarantenne obbli­gatorie).

Con la prossima settimana, dunque, figli, fratelli, genitori si potranno ricongiungere in Pu­glia, adottando la premura dell’isolamento fiduciario che con il lasso di tempo senza con­tatti di 14 giorni permetterà di escludere ogni possibile rischio di alimentare la pandemia: se chi rientra registrerà sintomi inquadrabili nel Coronavirus si dovrà rivolgere per i protocolli già esistenti alla Asl o al medico di base.

Per chi rientrando in Puglia avrà difficoltà nell’organizzare un isolamento-quarantena nel­la propria casa (magari troppo piccola o affol­lata), la Regione valuterà anche la possibilità di estendere a questi cittadini le tipologie di accordi con le strutture alberghiere, stilate per i medici in prima linea nei reparti Covid che hanno scelto di non dormire nelle proprie abitazioni per tu­telare i familiari.