Calcio Eccellenza/ “La stagione si avvia al definitivo stop”. Le parole di Vito Tisci presidente della Figc Puglia
“Svesto per un attimo i panni di presidente del Comitato Regionale e offro un’interpretazione personale, secondo me non si tornerà a giocare in questa stagione sportiva, soprattutto per quanto riguarda i nostri campionati dilettantistici”. Lo dice Vito Tisci, storico numero uno della Figc di Puglia nonché presidente nazionale del Settore Giovanile e Scolastico, intervenuto ai microfoni di Radio Centro.
«Gli organi preposti stanno lavorando per individuare un protocollo sanitario la cui applicazione sarà in ogni caso inattuabile per il calcio non professionistico. Non esistono le condizioni affinché le società si facciano carico di determinati costi. Penso alle spese per gli esami sierologici, per i tamponi o per la sanificazione delle strutture sportive due volte a settimana, oltre all’impossibilità di assicurare la distanza di un metro tra gli atleti all’interno degli spogliatoi, spesso stretti e angusti.
Senza dimenticare la figura del medico, di fatto assente dal campionato di Promozione in giù. Detto questo, bisogna individuare il modo migliore per archiviare questa stagione e per far ripartire la prossima. Siamo di fronte a società che hanno investito tanto ed erano in piena lotta per salire di categoria, dovremo trovare il punto di equilibrio per soddisfare gli interessi di tutti e serviranno senza dubbio rilevanti interventi economici per il futuro. Tanti club dovranno far fronte alla perdita degli sponsor e degli introiti dal botteghino».
Intanto nei giorni scorsi diverse società pugliesi, tra cui l’Unione Calcio, hanno chiesto pubblicamente a Tisci di ufficializzare la sospensione definitiva della stagione. «Ho letto la nota ed ho parlato di persona col presidente Pedone riportandogli la totale condivisione delle sue ragioni.
Ho risposto, però, che la decisione di stoppare i campionati regionali spetta al presidente della Lega Nazionale Dilettanti, il quale è in continuo contatto con i Ministeri della Salute e dello Sport. Quello tra sport, politica e comunità scientifica è un rapporto delicato in cui ognuno deve fare la propria parte anteponendo la salute a qualsiasi altra cosa, è probabile che dopo il consiglio federale dell’8 maggio siano assunti provvedimenti importanti. Le mie previsioni?
Mi auguro che i dirigenti trovino l’entusiasmo giusto per ripartire con le massime condizioni di sicurezza dei tesserati. Il vaccino può e deve rappresentare la salvezza. Nell’attesa occorrerà riprendere gradualmente l’attività in autunno affidandosi a tutte le precauzioni che saranno stabilite, con la speranza che a settembre la situazione sia migliorata e non siano necessari protocolli onerosi».
Mino Dell’Orco