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Bonus sale da 600 a 800 euro. Ma solo per chi ne guadagna meno di 35mila l’anno

Ma non solo, visto che il tanto atteso decreto aprile dedicato alla Fase 2 andrà a prorogare il buono da 600 euro per i lavoratori autonomi per due mesi – su aprile e maggio – in forma peraltro potenziata, fino a 800 euro, ma solo su maggio.

Ma attenzione: l’aiuto economico salirà di duecento euro solo nel caso in cui chi ne fa richiesta guadagna meno di 35mila euro lordi l’anno, per cui dall’aumento sono tagliati fuori tutti quei lavoratori che prendono di più.

Il bonus da 600 su aprile e da 800 (non per tutti dunque) è reso possibile da uno stanziamento da 7 miliardi con il decreto aprile, 4 dei quali andranno su aprile e 3 su maggio. Per quanto concerne il buono per aprile, verrà confermata la platea dei beneficiari di marzo, mentre per maggio – appunto – dovrebbe entrare in vigore una sorta di meccanismo selettivo in base al cosiddetto Ral, Reddito annuo lordo. Non è ancora chiaro se per chi guadagna più di 35mila euro all’anno verranno elargiti di default i 600 euro, una quota proporzionale dei 200 in aggiunta rispetto al reddito superiore alla soglia fissata.

I beneficiari del bonus

Come riportato dal Sole 24 Ore, l’Inps – per bocca del presidente Pasquale Tridico – ha comunicato che l’Istituto ha potuto accogliere 3,5 milioni di domande su un totale di 4,4 milioni. Ciò significa che 900mila richiesta devono ancora essere accolte ed evase. Per quanto concerne la platea, il 70% scarso è rappresentato dagli autonomi, il 16% dai dipendenti a tempo determinato dell’agricoltura (16%), il 10 e passa per cento dalle partite Iva e Cococo, il 4% dai lavoratori stagionali del turismo e dallo 0,7% dai lavoratori dello spettacolo.

E l’età anagrafica dei beneficiari qual è? Presto detto: 46 anni, registra ancora il Sole. Chi ha tra i 45 e i 54 è il 32,8%, mentre gli under 25 e gli over 65 sono rispettivamente il 2,9% e il 2,1%. Lombardia, Puglia e Sicilia coprono il flusso dei finanziamenti dei sussidi per un terzo. Sotto al podio, Emilia-Romagna, Campania e Veneto. Poi, via-via, tutte le altre

L’analisi continua prendendo in analisi il genere dei beneficiari: ecco, due terzi scarsi sono uomini, un terzo abbondante donne. Il gentile sesso è metà delle partite Iva e Cococo e degli stagionali che operano nel comparto del turismo.