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Turismo, Albania in pressing. Con la chiusura della Grecia è il Paese delle aquile a costituire la prima concorrenza per i pugliesi. E già partono forti campagne di sconti.

Se la Grecia fissa misure più stringenti per l’arrivo dei turisti italiani (in particolare per i resi­denti in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna, con un isolamento obbligatorio per sette giorni fino al 30 giugno), l’Albania è pronta a spalancare le sue porte: «Abbiamo riaperto le frontiere via terra. Toccherà a porti e aeroporti probabilmente dal 15 giugno, in base all’anda­mento dei contagi», dice Adrian Haskeg, 57 anni, al vertice del consolato generale albanese a Bari.

Una mossa con la quale si apre un nuovo fronte agli italia­ni che guardano oltre confine per le vacanze, visto che in molti, soprattutto sui so­cial, non hanno nascosto la pro­pria irritazione per le decisioni di Atene. Ma il fronte vale anche per chi gestisce hotel, campeggi o b&b dal Gargano al Salento, che dovrà fare i conti con un’of­ferta competitiva in arrivo dall’altra sponda dell’Adriatico.

«Quest’anno i prezzi sono in calo del 20 per cento in media», annota Zak Topuzi dal suo Ho­tel Mondial nel centro di Tirana. Sessantasei anni, al secondo mandato da presidente dell’Ata, l’Albanian tourism association, che raccoglie 250 operato­ri del settore, Topuzi conosce bene il mercato e guarda all’Ita­lia, e alla Puglia in particolare, come a una leva per risollevare un comparto piegato dalla crisi.

«L’Italia è il quinto mercato este­ro per numero di arrivi: nel 2019 sono venuti qui in 440 mila», ri­corda l’albergatore. E non a ca­so, dopo l’annuncio di un volo Bari-Tirana a partire dal 15 lu­glio sulle ali di WizzAir da quel­le parti l’interesse degli operato­ri turistici verso la Puglia sale ogni giorno di più.

Su Booking.com e iniziano a moltiplicar­si le offerte. Qualche esempio. Per sei notti all’Illyrian bouti­que hotel di Saranda, dal 15 al 21 giugno, bastano 316 euro per due persone in una camera da 35 metri quadrati con balcone vi­sta mare e colazione inclusa. È un quattro stelle a meno di 800 metri dalla «spiaggia principa­le» e a poco più di un chilometro da quella di Maestral, a poche miglia nautiche dai rivali greci sull’isola di Corfù.

Ma sulla co­sta sud, da Valona in giù, ci sono strutture che prevedono anche la cancellazione gratuita e nes­sun anticipo con carta di credi­to. E sono molte. L’Hotel royal Saranda è una di queste con le sue tre stesse sul lungomare Ru­ga Joanianèt: sei notti costano 267 euro nello stesso periodo. Che salgono a 480 a Ferragosto (dal 10 al 16). «Però non ci sono annunci sulla ripresa dei colle­gamenti via mare per il traffico passeggeri», conferma da Bari il presidente dell’Autorità portua­le, Ugo Patroni Griffi. Zak Topuzi, in costante contatto con la ministra albanese della Salute, Ogerta Manastirliu, scommette sul 15 giugno.

«Di­penderà dall’andamento dei contagi. Eravamo su una media di sette-otto nuovi casi al gior­no, poi è salita», spiega il conso­le Haskaj. Ieri i nuovi casi sono stati 24 secondo la Farnesina (1.143 da inizio emergenza). E se le spiagge degli hotel sono aper­te con gli ombrelloni a una di­ stanza di tre metri e mezzo, non c’è più obbligo di quarantena. Il controllo della temperatura alla frontiera e negli hotel, sì.

Con il tampone in caso di febbre e l’iso­lamento nello stesso hotel in at­tesa del verdetto, in un hotel Covid se il test è positivo. L’uso del­la mascherina è obbligatorio per i dipendenti di hotel e risto­ranti, consigliato per gli ospiti all’interno delle strutture. «E noi vi aspettiamo a braccia aper­te», dice Gerta Bilali, quarant’anni, dg di Confindustria Albania, che dal 2018 è guidata dal pu­gliese Sergio Fontana. –

c.d.z.

repubblicabari