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Puglia/ Istituto Superiore di Sanità: «Nelle RSA 111 morti da febbraio»

Due cittadini provenienti da Bulgaria e Albania sono risultati positivi al coronavirus dopo essere stati sottoposti al tampone per aver dichiarato, al momento dell’auto-segnalazione all’arrivo in Puglia, di avere sintomi influenzali. Entrambi sono ricoverati nel Policlinico di Bari. Sono due dei 4 casi positivi rilevati ieri dalla Regione e fanno parte degli oltre 95 mila cittadini che dal 3 giugno hanno segnalato il loro arrivo in Puglia. Ieri, infatti, dopo due giorni a zero casi, su 2.439 tamponi processati sono stati rilevati 4 contagi (due nella provincia di Brindisi, uno in quella di Bari e uno che riguarda un residente proveniente da altra regione) e 2 decessi, invece, nella Bat.

Intanto si scopre che dal primo febbraio al 5 maggio, nelle Rsa pugliesi sono decedute 111 persone, il dato più alto nel Mezzogiorno: è quanto emerge da una indagine condotta, attraverso la compilazione di un questionario inviato alle strutture italiane, dall’Istituto Superiore della Sanità in collaborazione con il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale sul contagio COVID-19. Dei 111 decessi registrati, però, in nessun caso è stato riscontrato con certezza il contagio da Covid-19 e solamente in quattro casi (3,6%) sono stati rilevati sintomi simili a quelli provocati dal Coronavirus. L’Iss, però, sottolinea che il risultato «risente delle politiche adottate da ciascuna Regione, e a volte da ciascuna Asl o distretto sanitario, sull’indicazione ad eseguire i tamponi». In Italia, sul totale dei 9.154 soggetti deceduti, solo 680 sono risultati positivi al tampone e 3092 presentavano sintomi simil-influenzali.

Tornando ai contagi, «grazie al sistema del segnalamento e grazie all’efficienza del sistema le due positività sono state prontamente diagnosticate» ha detto il presidente della Regione, Michele Emiliano. La App «Immuni» – ha aggiunto – dovrebbe darci una mano, «ma fino ad ora non abbiamo avuto segnalazioni particolari ed è importante prendere gli appunti quando si incontrano delle persone e soprattutto avere accortezza». Identificare «chi ha i sintomi» e fare «un’attenta azione di tracciamento dei contatti» è quanto consilgia anche l’epidemiologo Pierluigi Lopalco, capo della task force pugliese per l’emergenza coronavirus.

È questa la strada per scovare i «fantasmi», cioè gli asintomatici. «Il portatore, in quanto soggetto infetto, può essere variamente contagioso», spiega Lopalco. Riportando il caso Diamond Princess, Lopalco evidenzia che «sono molti i portatori che non sviluppano alcun sintomo (quasi il 90% in questa casistica) e restano dunque asintomatici».
Dal segretario dei medici di base della Fimmg Donato Monopoli, infine, arriva l’appello ai pugliesi «a scaricare l’App Immuni per la sorveglianza sul territorio e il tracciamento dei contatti».