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Bonus vacanze spendibile solo negli alberghi, protestano i tour operator e agenti di viaggio

Dal primo luglio è in vigore il bonus vacanza di 500 euro che potrà essere utilizzato dai nuclei familiari con Isee (Indicatore della situazione  economica equivalente) inferiore a  40 mila euro  sino al 31 dicembre 2020, ma nel decreto legge Rilancio del  19 maggio scorso e  nel provvedimento attuativo  del 17 giugno non è spiegato se il credito di imposta può essere utilizzato solo presso gli alberghi o anche nelle prenotazioni effettuate dagli  utenti presso le agenzie di  viaggio o i tour operator.

Per  ottenere chiarimenti  in merito Astoi  Confindustria Viaggi  ed Fto (Federazione turismo organizzato) il 24 giugno hanno presentato alcuni quesiti all’Agenzia delle Entrate per arrivare preparati ed evitare problemi agli utenti alla data del primo luglio, giorno dal quale è possibile spendere il bonus vacanze. Nel primo quesito  Astoi ed Fto sottolineano: “Nelle motivazioni che accompagnano il Provvedimento attuativo del 17 giugno 2020, n. 237174/2020 si legge che “l’agevolazione è utilizzabile da uno qualsiasi dei componenti del nucleo familiare … a condizione che risulti intestatario della fattura … emessa dal fornitore”.

In caso di operazione realizzata tramite Tour operator o Agente di viaggio è possibile che la fattura venga emessa da quest’ultimo soggetto, inserendo il riferimento alla struttura ricettiva che realizza la prestazione?

Oppure la fattura eventualmente emessa dal To o dall’AdV potrebbe essere anche emessa in nome e per conto del fornitore, quale unico soggetto legittimato ad emettere fattura per consentire al viaggiatore di usufruire del credito di imposta?”. A tali domande sino al primo luglio nessuna risposta è arrivata agli interpellanti.

I quali sono nel caos, “perché i cittadini ci chiamano e noi non sappiamo cosa rispondere, per colpa dei ritardi e del silenzio di chi invece ha l’obbligo  di decidere”, spiega Giuseppe Pagliara amministratore delegato di Nicolaus-Valtur, un dei più importanti Tour operator italiani.  L’Agenzia delle Entrate rinvia la decisione di ora in ora e di giorno in giorno.

Sempre il primo luglio vi è stata una caal  tra il ministro del turismo Dario Franceschinii  e il sottosegretario Lorenza Bonaccorsi  in rappresentanza del governo e Flavia Franceschini , direttore generale di Astoi, Franco Gattinoni presidente di Fto e un  rappresentante della Fiavet (Federazione italiana  associazioni imprese viaggi e turismo). Nel corso del confronto è stata Flavia Franceschini a porre con forza il problema irrisolto del bonus vacanza.

“Avevamo chiesto che il bonus vacanza fosse esteso sin da subito anche ai pacchetti turistici Italia venduti da agenzie di viaggio e tour operator, ma questa proposta non è stata presa in considerazione e lo strumento  così  congeniato crea non pochi problemi agli operatori. Sappiamo  che l’art. 176 identifica come intermediari agenzie di viaggi e tour operator ma nell’apposito provvedimento emesso dall’Agenzia delle Entrate non si fa menzione di ciò e non si fornisce  alcuna informazione sulla procedura da seguire nel caso in cui il servizio sia prenotato e pagato attraverso agenzie di viaggi e tour operator.

Nella realtà operativa non è pensabile che il servizio alberghiero venga prenotato in agenzia ma pagato dal cliente in struttura, il pagamento si deve chiudere al momento della prenotazione effettuata presso l’agenzia di viaggi. Abbiamo chiesto chiarimenti all’Agenzia delle Entrate e siamo ora in attesa di indicazioni perché, di fatto, ad oggi lo strumento risulta  inapplicabile quando il servizio viene intermediato.

C’è di più, queste criticità hanno costituito un freno alle prenotazioni in agenzia che, come immaginerete, sono ancora scarse, poiché nessun operatore è in grado di fornire risposte ai clienti sulle modalità. Sappiamo che il MiBact si sta interfacciando con l’Agenzia delle Entrate e come  Astoi chiediamo quindi un vostro urgente intervento per allineare la norma alla prassi operativa”.

 Il ministro Franceschini non ha saputo dare risposta. “Si tratta di ritardi irresponsabili e inconcepibili”, sottolinea Pagliara, che aderisce come Tour operator ad Astoi Confindustria Viaggi.

“Possiamo ben dire che il governo non ha dato nulla al nostro settore  e quando è intervenuto lo ha fatto in modo pasticciato, come emerge dalla situazione che stiamo vivendo, con migliaia di telefonate che arrivano ai nostri call center per le prenotazioni e la  impossibilità di dare risposte precise su bonus turismo da utilizzare per il prossimo week end.

Ora basta, il nostro settore non può essere trattato così, con supponenza e superficialità. Vogliamo risposte chiare e le vogliamo subito”, conclude l’amministratore delegato di Nicolaus-Valtur .