Il sospetto è che ci siano stati troppi affidamenti diretti, con l’obiettivo di favorire società segnalate (o comunque vicine) a esponenti politici. Circostanze tutte da verificare. Su questo la Procura di Bari ha aperto da mesi, e silenziosamente, un altro fascicolo di indagine che riguarda appalti della Regione: quelli di PugliaPromozione, l’agenzia pubblica del turismo che gestisce il fiume di fondi europei destinati agli operatori del settore, e quelli di Apulia Film Commission, che si occupa di incentivi al cinema.
L’indagine è affidata al pm Claudio Pinto, lo stesso magistrato titolare del fascicolo che la scorsa settimana ha portato la Finanza ad effettuare 16 perquisizioni a carico – tra gli altri – dell’assessore regionale all’Urbanistica, Alfonsino Pisicchio. E anche in questa nuova inchiesta, che per il momento non ha ipotesi di reato né indagati, si parte da molto vicino alla politica. Cioè da un esposto presentato dal consigliere regionale Gianni Liviano, l’ex assessore al Turismo che a ottobre 2018 aveva fatto scoppiare il caso degli affidamenti di Afe e PugliaPromozione parlando di «una sorta di meccanismo a scatole cinesi» costruito – secondo l’esponente di centrosinistra – anche per favorire l’imprenditore salentino Massimiliano Torricelli, cui sono riconducibili le società Protem e la Salente D’Amare.
L’esposto di Liviano, depositato a Taranto, è stato trasferito per competenza territoriale a Bari e da qui assegnato al pm Pinto. Il tema denunciato da Liviano è noto perché già finito sui giornali, e del resto lo stesso ex assessore – dopo una polemica con il suo successore, Loredana Capone – aveva annunciato l’invio degli atti in Procura: nella Protem hanno lavorato alcuni collaboratori della Capone. Liviano ha segnalato alla Procura i rilievi dell’Organismo di vigilanza interno della Afe, secondo cui ci sarebbe stato un eccessivo ricorso ad affidamenti senza gara. Tra i beneficiari anche la Protem di Torricelli, la stessa che poi si ritrova in PugliaPromozione: anche qui secondo Liviano (dato che però PugliaPromozione contesta) ci sarebbero troppi affidamenti diretti.
Torricelli, che ha sempre smentito ogni ipotesi di favoritismi, è figlio di un ex consigliere comunale Pd di Lecce, vicinissimo ai tempi all’assessore Capone che ha bollato le denunce di Liviano come «una vendetta politica». Va detto che nel frattempo PugliaPromozione ha rescisso l’appalto con la Protem per i road-show all’estero perché la società non avrebbe pagato i fornitori.
Con la Salento d’Amare è invece in atto un contenzioso: la società non ha pagato i dipendenti degli info-point negli aeroporti di Bari e Brindisi.