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MASSERIA AGROPOLIS: IL BANDOLO DELLA MATASSA E’ NELLE MANI DEL COMUNE DI S. GIOVANNI ROTONDO

In un’intervista alla consigliera regionale pugliese del M5S, Rosa Barone, è emerso un quadro chiaro e a tratti sconcertante sulla vicenda della Masseria Agropolis. Ma prima di arrivare al nocciolo del problema che ha portato anche l’inviato Pinuccio di Striscia la Notizia, a dedicare un servizio, procediamo con un breve resoconto con i punti più salienti di tutto l’incredibile caso.

Il 20/07/1989  con contratto pubblico  il Comune di S. Giovanni Rotondo concesse alla Comunità Montana del Gargano, del terreno demaniale sito in Località Pantano, ex Lago S.Egidio, per la realizzazione, con fondi comunitari, del complesso immobiliare “Masseria Agropolis”. La Comunità Montana aveva ottenuto da parte del Ministero per l’Intervento Straordinario nel Mezzogiorno l’approvazione di un finanziamento di lire 29 miliardi per la realizzazione di un complesso di opere per attività agro-silvo-pastorali, turistiche e ricreative. La struttura che avrebbe dovuto rappresentare una piccola città agricola dedita ad attività alimentari, zootecniche e  ricettive funzionò per quasi dieci anni tra gestioni private e pubbliche per poi chiudere per fallimento a causa di ragioni  gestionali, amministrative,  politiche ed economiche.

La regione, dunque, nomina un commissario liquidatore unico che prende in consegna tutti i beni compresi nella liquidazione di tutte le soppresse Comunità Montane  tra cui il complesso immobiliare Masseria Agropolis, concesso in diritto di superficie dal Comune di San Giovanni Rotondo alla Comunità Montana del Gargano. Successivamente la Giunta regionale emana apposito decreto per l’acquisizione dei beni immobili a favore della Regione Puglia e dispone altresì che i comuni interessati possano presentare alla Regione Puglia richiesta di utilizzazione e/o valorizzazione dei beni immobili sulla base di progetti finalizzati al conseguimento di preminenti interessi collettivi. La Giunta regionale, valutata la conformità all’interesse pubblico della proposta, ne disporrà la concessione a titolo gratuito in favore dell’ente richiedente.

A questo punto il comune di San Giovanni Rotondo, fiutata l’opportunità in termini di sviluppo economico e sociale del territorio, manifesta l’interesse ad acquisire in proprietà a titolo gratuito, il complesso immobiliare della Masseria e con una nota del 24/01/2013, indirizzata al Presidente della Regione Puglia, reiterava tale interesse, evidenziando che la struttura versava in stato di totale abbandono.

Il 17/1/2014 viene approvata all’unanimità e con urgenza la delibera comunale n. 6 di “acquisizione a titolo gratuito mediante retrocessione del complesso immobiliare Masseria Agropolis “ con voto favorevole dell’attuale sindaco, di altri consiglieri oggi in consiglio e con parere favorevole del dirigente del settore tecnico, la stessa venne inoltrata alla Regione Puglia.

E qui giungiamo al punto cruciale: la regione Puglia non può incamerare la proprietà della Masseria Agropolis e quindi in un secondo momento trasferirla al comune di San Giovanni Rotondo perché l’area interessata è “zona soggetta ad usi civici”.

In poche parole, un grosso svarione fu commesso già costruendo la Masseria su quei terreni demaniali. Il Comune inoltrò il 17/7/1989 al Commissariato della liquidazione degli usi civici della Regione Puglia un’istanza per il “mutamento di destinazione di suolo di demanio di uso civico allo stato libero a suolo per la realizzazione di un Masseria Pilota”, la stessa non fu accolta perché il progetto presentato non rispettava le precise disposizioni di legge contemplate dall’art. 41 del R.D. n. 332 del 26/2/1928.

Per trovare una risoluzione all’annosa questione, si riunisce un tavolo tecnico l’8/09/2016 in Bari presso la Sezione Urbanistica della Regione Puglia alla quale partecipano i rappresentanti delle Amministrazioni ed Enti interessati. In quella occasione si concordava, per iscritto, un preciso iter amministrativo per il trasferimento del bene al Comune e precisamente il Consiglio Comunale avrebbe dovuto fare richiesta alla regione di declassificazione dal demanio civico delle terre interessate alla Masseria e successivamente la regione, autorizzando il mutamento di destinazione, gli avrebbe trasferito la proprietà a seguito della richiesta comunale del 17/1/2014 e come previsto dalla legge regionale n. 1/2016.

Tutto sembra proseguire per il verso giusto, finalmente si è giunti alla soluzione più logica da intraprendere. Il comune di San Giovanni Rotondo, per valutare la convenienza di acquisire al patrimonio comunale la Masseria avvia una procedura finalizzata alla raccolta di manifestazioni di interesse per valutare la disponibilità di soggetti interessati a presentare proposte progettuali volte alla valorizzazione del complesso immobiliare. Tra le tante proposte valutate, quella dell’Associazione World Area Cinevillage riscuote maggiore interesse da parte del comune che in data 08/10/2018 sottoscrive con la suddetta associazione un Protocollo di intesa finalizzato alla procedura negoziata per l’acquisizione della Masseria Agropolis.

Purtroppo il Consiglio Comunale, in questi ultimi quattro anni, non ha mai deliberato una richiesta alla Regione Puglia di declassificazione dal demanio civico delle terre interessate dalla Masseria. In conclusione, dopo aver ascoltato la consigliera regionale pugliese del M5S Rosa Barone, durante la trasmissione “Speciale Rete Smash” condotta dalla sottoscritta, sembrerebbe che da parte del Comune di San Giovanni Rotondo ci sia una sorta di indecisione a voler sbloccare l’iter burocratico.

Certo, è comprensibile anche la necessità del Comune di svolgere approfondimenti prima di acquisire il bene al patrimonio comunale   poiché nel caso in cui non dovesse individuarsi un soggetto a cui dare in concessione l’immobile, le spese di vigilanza e manutenzione ordinaria e straordinaria graverebbero sul bilancio comunale. Ma alla luce di tutto ciò, si rende quanto mai urgente un nuovo dialogo tra Regione e Comune per individuare  la migliore soluzione per salvare dal degrado la Masseria, riportarla a nuova vita e  bloccare lo sperpero di denaro pubblico.

𝐒𝐭𝐞𝐟𝐚𝐧𝐢𝐚 𝐂𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐚 𝐓𝐫𝐨𝐢𝐚𝐧𝐨