Fissata all’11 gennaio l’udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Foggia Antonio Sicuranza dell’inchiesta nei confronti di 4 imputati. Il pm della procura di Foggia, Marco Garbardella chiede al gup il rinvio a giudizio di Angelo Cera, 68 anni, di San Marco in Lamis, uno dei più noti politici del Foggiano, esponente di livello nazionale dell’Udc per il quale fu anche deputato; il figlio Napoleone Cera, 40 anni, anche lui sammarchese, ex consigliere regionale per i Popolari; Vito Piazzolla, 61 anni di Barletta, direttore generale dell’Asl Foggia; e Rosalia Immacolata Bisceglia, 68 anni, di Manfredonia, già consigliere comunale del centro sipontino. I quattro sono accusati a vario titolo di 6 capi d’imputazione. Si tratta di due accuse di induzione e tentata induzione indebita a dare o promettere utilità in relazione all’assunzione di personale presso il Consorzio di bonifica di Capitanata; e alla sospensione del processo di affidamento alla «Sanitaservice» della gestione del centro unico di prenotazione; e di imputazioni relative alla violazione delle norme in materia di voto elettorale con promesse di assunzioni in cambio dell’appoggio a candidati di elezioni comunali e provinciali, I 4 imputati – difesi dagli avvocati Michele Curtotti, Francesco Paolo Sisto, Pasquale Spagnoli, Michele Laforgia e Pasquale Lanzetta – respingono le accuse che poggiano su intercettazioni, dichiarazioni di testimoni, acquisizioni di atti. I fatti contestati vanno dal 2018 al 2019. Per questa vicenda i Cera furono anche arrestati dalla Guardia di Finanza e posti ai domiciliari il 17 ottobre del 2019 (e rimessi in libertà nei mesi successivi) su ordinanze cautelari del gip che solo parzialmente accolse le richieste della Procura. Indicati come parti offese dalla Procura e quindi con la facoltà di costituirsi parte civili tre dirigenti del Consorzio di Bonifica e dell’Asl di Foggia.