A maggio scorso, quando la diffusione del Covid-19 cominciava a dare tregua e ad alleggerire la pressione sulle strutture ospedaliere italiane, c’era già chi aveva pensato di ringraziare gli operatori sanitari stremati dalla lunga battaglia ricordando ai posteri quanti di loro ci avevano rimesso la vita nella terribile fase dell’emergenza. Questa persona è Angelo Falletta, presidente dell’Associazione Ata-Natura Trekking Acquatico e, tra le altre cose, inventore di uno zaino a tenuta stagna. Si definisce un milanese dalle origini siculo-pugliesi residente in Emilia Romagna e innamorato del Gargano.
Su un costone del promontorio, in territorio di Cagnano Varano, Falletta coltiva gli olivi secolari dell’appezzamento che anni addietro acquistò suo padre Gino. A giugno scorso aveva presentato il progetto di realizzare un “Giardino degli angeli bianchi” sulle verdeggianti pendici che affacciano sul lago di Varano, apponendo sugli ulivi i nomi di medici, infermieri, oss e personale 118 che sono stati contagiati e uccisi dal Covid e permettendo ai familiari di disporre per un certo numero di anni dell’olio raccolto con la spremitura dell’albero corrispondente al proprio caro.
L’iniziativa venne illustrata in un incontro a Cagnano che vide presenti il parlamentare Antonio Tasso, il presidente del Parco nazionale del Gargano, Pasquale Pazienza, l’allora sindaco Claudio Costanzucci, il presidente provinciale dell’Ordine degli agronomi Luigi Miele, l’Associazione Montagna del Sole, il dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Iocolo”.
Si avviarono i primi contatti anche con Anci, Protezione Civile e carabinieri forestali con l’auspicio di un coinvolgimento ancora più ampio e trasversale alla società civile.
Falletta avrebbe messo a disposizione circa 2 ettari e mezzo dei complessivi trenta che formano l’uliveto, affidandoli all’Ente Parco che, al fine di rendere pienamente fruibile il Giardino della memoria, si era impegnato a verificare la possibilità di creare un ulteriore sentiero naturalistico di collegamento a quello già in fase di realizzazione tra la ex caserma della Forestale e il Parco dell’accoglienza e della fratellanza dedicato a Papa Wojtila che a sua volta conduce alla Grotta di San Michele di Cagnano Varano.
Nel corso di quella riunione preparatoria si era ipotizzato che l’inaugurazione del Giardino-Monumento potesse svolgersi il 1 novembre 2020 facendolo diventare il giorno dell’anniversario. Ma con la risalita del numero dei contagi all’inizio dell’autunno, e l’imposizione di restrizioni e misure di contenimento, l’organizzazione dell’evento ha registrato una battuta di arresto, Ciò non toglie che il pensiero vada a quegli operatori della sanità morti per salvare altre vite che sarebbero stati onorati già da quest’anno con la dedicazione di un Giardino di ulivi.
Anna Maria Vitulano