«L’ultimo Dpcm vieta alle persone che soggiornano in albergo nelle regioni arancioni come la Puglia di fare la prima colazione, il pranzo e/o la cena in albergo», per questo «rivolgiamo un appello • accorato al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano affinché possa intervenire con ordinanza ad hoc per porre fine a questa mostruosità giuridica e operativa». È quanto scrive in una nota il presidente di Federalberghi Puglia, Francesco Caizzi.
L’associazione sottolinea che il nuovo Dpcm riduce «quasi a zero la possibilità di viaggiare e, di conseguenza, di soggiornare in albergo», ma spiega che «le aziende alberghiere resteranno comunque aperte per consentire a chi è obbligato a muoversi perché impegnato nei servizi essenziali (sanità, forze dell’ordine, ecc.) di trovare un alloggio e un ristoro». «Per le regioni arancioni come la Puglia – rimarca Federalberghi – a queste persone viene inspiegabilmente negata la possibilità di fare la prima colazione, il pranzo o la cena in albergo e non possono, altresì, andare fuori perché bar, ristoranti, pub e altro sono chiusi. La miopia e presappochismo della burocrazia ministeriale, insomma, li ha condannati a ulteriori disagi in un momento storico in cui la drammatica pandemia chiama tutti alla cooperazione».
«E’ una follia – rileva Caizzi – basti pensare che è consentita l’operatività alle mense, al catering e persino agli autogrill, ma non ai ristoranti interni agli alberghi che diventano per un breve periodo la casa privata dei nostri clienti». «Il nostro Centro Studi – conclude – stima che da gennaio a ottobre il nostro sistema ricettivo abbia registrato un calo di presenze di circa il 60%. La situazione è inevitabilmente destinata a peggiorare».