Il calcio pugliese pensa alla fase due della stagione in corso. Al momento, l’ipotesi più realistica fa pensare a gennaio. Quella più spaventosa ad aprile, completando solo l’andata. Dopo il blocco forzato delle attività (ieri la seconda domenica senza il calcio regionale, fermatosi il 25 ottobre dopo la 4a giornata di Eccellenza e Promozione), si pensa a programmare la ripartenza. Sempre che l’epidemia consenta di rimettere in moto la complessa macchina del football di provincia.
In un recente comunicato, il Crp, «in relazione alla auspicata ripresa delle competizioni sportive, ritiene necessario concedere a tutte le società sportive dilettantistiche e giovanili affiliate – a partire dal momento in cui le autorità consentiranno la ripresa delle attività – un periodo di salvaguardia per la ripresa in sicurezza dell’attività affinché le stesse possano riattivare gli allenamenti di gruppo e riorganizzare le singole squadre prima della ripresa dei rispettivi campionati, sempre nel rispetto dei protocolli sanitari».
Per arrivare alla programmazione, considerando che lo stop terminerà ufficialmente il 3 dicembre e quindi, come dice la «Football house» di via Pende, «in base alla decorrenza degli attuali provvedimenti restrittivi e nel rispetto delle specifiche attribuzioni istituzionali, il Consiglio direttivo elaborerà un piano di ripartenza che sarà deliberato nella riunione di giovedì e inoltrato successivamente alla Lega Dilettanti per il rilascio dell’autorizzazione». Dopodiché, l’organismo presieduto da Vito Tisci, renderà nota la nuova programmazione delle gare dilettantistiche e giovanili.
Insomma, questa sarà una settimana importante per capire come si svilupperà la crisi: dopo il direttivo di giovedì, venerdì è previsto un vertice in Lega, a Roma. E qui Cosimo Sibilia, numero uno della Lnd, metterà il proprio visto sulle ipotesi di ripartenza. Per il resto, il deputato irpino ha stigmatizzato i governatori del calcio regionale: basta con le fughe in avanti. Tenuto conto delle specificità, d’ora innanzi non saranno più tollerate, fanno capire a piazzale Flaminio, iniziative sparse, che destabilizzano il pianeta calcio.
Nella sala delle riunioni di via Pende, a Bari, due proposte: un piano B con due date per la ripartenza; un piano C nel caso non si possa ripartire subito. Sempre all’insegna del karma «l’attività sportiva è importante, la salute è fondamentale». Insomma, i campionati ricominceranno a metà gennaio. Dopo l’Epifania saranno programmati i recuperi, poi si potrà disputare il turno n° 5. La Puglia, nonostante i morsi del Coronavirus, ha poche gare da recuperare: una ventina nel settore giovanile, solo 13 nei quattro livelli dall’Eccellenza alla Seconda Categoria.
Infine il Piano C. Si disputerà, magari da aprile, il solo girone d’andata. Tisci, in cuor suo, si augura di portare a termine la fase regionale della Coppa Italia. Anche se, a quel ch’è dato sapere, non vi saranno fase nazionale della Coppa Italia di Eccellenza, playoff nazionali, men che meno il Torneo delle Regioni che per il secondo anno di fila non dovrebbe celebrarsi.
Intanto, è stata prorogata la scadenza della seconda rata relativa all’iscrizione dei campionati regionali e provinciali, inizialmente prevista per il 16 novembre (la Lega aveva fissato al 16 dicembre). Saranno fomite indicazioni circa le nuove scadenze dei pagamenti a partire dalla ripresa dell’attività ufficiale.
Infine, il Crp nonché, insieme a tutte le Delegazioni provinciali e distrettuali sono chiuse al pubblico fino,al 24 novembre. Le società potranno in ogni caso contattare telefonicamente il Crp. C’è anche un numero di emergenza, il 370.1528554.
Vito Prigigallo