E partita lunedì la «Fase I», del Piano che prevede l’erogazione del bonus per l’attivazione di una nuova utenza di rete fissa e la fornitura di un pc o tablet connessione per le famiglie meno abbienti.
La «Fase I» prevede che la richiesta del bonus possa essere presentata dalle famiglie con un ISEE annuo inferiore a 20.000 euro. Il voucher non può superare il valore complessivo di 500 euro, comprensivo del contratto per internet veloce e pc o il tablet. Il valore del bonus è ripartito come segue: per il contratto a internet non inferiore ai 12 mesi, il valore è compreso tra i 200 e i 400 euro; per la fornitura di un pc o un tablet, il valore è compreso tra i 100 e i 300 euro. La velocità della connessione non può essere inferiore a 30 megabit al secondo. Chi intende richiedere il bonus deve contattare direttamente l’operatore la cui offerta risulti accreditata nell’elenco presente sui seguenti siti: bandaultralarga.italia.it; infratelitalia.it
Sarà l’operatore ad indicare presso quale canale di vendita (grande distribuzione, negozio specializzato, ecc.) avverrà la consegna.
Dal primo dicembre 2020 sarà possibile chiedere il codice per partecipare alla lotteria degli scontrini. Per farlo è necessario registrarsi al portale «Lotteria degli scontrini» dell’Agenzia delle Dogane e inserire il proprio codice fiscale. Il sistema rilascerà automaticamente un codice alfa- numerico di 8 caratteri, anche in formato barcode, che deve essere mostrato all’esercente presso il quale si effettueranno gli acquisiti, prima dell’emissione dello scontrino. Il Codice può essere stampato o salvato sul proprio cellulare e in caso di smarrimento è possibile chiederlo nuovamente. Nella fase di avvio della lotteria sono esclusi anche gli acquisti documentati da fatture elettroniche, quelli effettuati presso farmacie, parafarmacie, ottici, laboratori di analisi, ambulatori veterinari. Questi dati saranno ancora trasmessi al sistema Tessera Sanitaria insieme a quelli per i quali chi acquista chiede l’acquisizione del proprio codice fiscale per poter detrarre o dedurre fiscalmente la spesa. I premi della lotteria cashless prevedono un’estrazione annuale da 5 milioni di euro e 10 estrazioni mensili da 100.000 euro. A queste dovrebbe aggiungersi l’estrazione settimanale, con premi di 25.000 euro per il cashless e 5.000 euro per i contanti.
WhatsApp introduce i messaggi effimeri, ovvero messaggi che scompaiono automaticamente dopo un certo lasso di tempo. Attivando la funzione «messaggi effimeri» i messaggi di una chat o di un gruppo scompariranno dopo 7 giorni. In un gruppo solo l’amministratore avrà la facoltà di attivare la funzione, mentre nelle chat a due entrambi gli utenti potranno gestirne la modalità di visualizzazione. La prima versione prevedeva maggior libertà di sedia per l’utente, che poteva definire
la durata manualmente: ora l’unica opzione è quella della settimana. Con i messaggi scompaiono anche i file multimediali in essi contenuti, a meno che non sia attiva l’impostazione di salvataggio automatico nel rullino delle foto. Sarà possibile gestire le proprie chat in modo che, trascorsi 7 giorni, la lista della spesa o l’indirizzo di un negozio spariscano automaticamente.
I mercatini di Natale saranno vietati in tutte le aree del Paese, siano esse gialle, arancioni o rosse. Lo precisa il Governo ribadendo che tutte le manifestazioni locali a base commerciale o di natura fieristica che vengono organizzate al di fuori delle attività consuete in spazi dedicati e con caratteristiche di mercato, sono vietate.
Le spese sostenute per l’esecuzione dei test sierologici ai dipendenti non rientrano tra quelle ammissibili al credito d’imposta sanifìcazione. L’Agenzia delle Entrate ha stabilito che le spese, non essendo riferibili né all’attività di sanificazione, né all’acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute di lavoratori e utenti, non rientrano nell’ambito applicativo del tax credit sanifìcazione.
Il Tribunale di Bologna ha stabilito che le prove raccolte con l’Alcoltest sono inutilizzabili se l’apparecchio non è in regola. L’imputato per guida in stato di ebbrezza in presenza di irregolarità nel certificato di omologazione dell’etilometro, deve dunque essere assolto. La tenuta lacunosa del libretto metrologico, l’obsolescenza dell’apparecchio utilizzato e la mancanza di visite periodiche possono inficiare la validità dell’accertamento. Ogni qual volta la correttezza di questo sia oggetto di contestazione, sarà la pubblica accusa a doverne dimostrare la regolarità, compreso il funzionamento dell’etilometro, la sua omologazione e periodica revisione.
Se il TAEG applicato in un contratto è superiore a quello indicato, le finanziarie devono restituire gli interessi. Lo ha stabilito il tribunale di Tivoli precisando che il contratto di credito al consumo deve identificare con precisione, secondo la normativa prevista nel testo unico bancario. Deve quindi essere indicata la descrizione analitica dei beni e dei servizi acquistati con la somma prestata; il prezzo di acquisto in contanti; il prezzo stabilito dal contratto di vendita; l’ammontare dell’eventuale acconto.
Pubblicizzava un prodotto, l’integratore «GeneLaSi», asserendo che fosse in grado di prevenire il contagio del virus Covid-19. Per questo motivo l’Antitrust ha inflitto una multa di 20000 euro all’azienda Farmagens Health Care e al procacciatore di affari Giovanni Tafuro. In un post sui social pubblicizzava il prodotto come necessario per la prevenzione del Coronavirus e in grado di controllare infiammazione, infezioni e virus oltre all’azione patogena di batteri e virus. Si trattava, invece, di un integratore alimentare che non aveva né proprietà terapeutiche né capacità di prevenzione o cura delle malattie umane. Le affermazioni pubblicitarie, secondo l’Antitrust, inducevano in errore il consumatore medio che ignorava le caratteristiche dell’integratore commercializzato .
L’entrata in vigore dell’ultimo Dpcm, con la divisione dell’Italia in aree a seconda della gravità della situazione, sta creando problemi ai passeggeri, in particolare quelli di Ryanair. Nonostante il Dpcm, la compagnia aerea starebbe negando il rimborso a chi non può più partire. Il divieto di ogni spostamento in entrata e uscita dalla propria Regione per le aree rosse e arancioni significa che ai passeggeri è inibita la fruizione del biglietto. Per questo motivo i contratti di viaggi devono intendersi risolti per sopravvenuta impossibilità della prestazione. I cittadini che si trovano nelle aree rosse o arancioni e sono costretti a rinunciare ad un volo a causa delle disposizioni contenute nell’ultimo Dpcm possono rivolgersi all’associazione Codici, che fornirà tutta l’assistenza necessaria per richiedere il rimborso del biglietto aereo