Anche in tempo di pandemia le buone notizie non mancano. Per fortuna. Il 2020 è l’Anno Internazionale della Salute delle piante. Anche se in sordina, non sono mancate le iniziative per onorare al meglio la ricorrenza. Sempre più aziende sposano le buone pratiche della responsabilità sociale di impresa. Al centro della propria agenda istituzionale, le imprese pongono le buone pratiche ambientali come asset strategico: vogliono creare consenso nei clienti con progetti di salute e benessere connessi alla sostenibilità. L’iniziativa “A Misura di Verde”, promossa dall’azienda Misura, del Gruppo Colussi, punta a compensare le emissioni nocive di anidride carbonica in atmosfera attraverso la piantumazione di 13.400 alberi, in dieci aree geografiche italiane. Tra queste, c’è Cagnano Varano. “Il nostro comune riceverà un finanziamento di 30.000 euro dall’azienda Misura che consentirà di mettere a dimora quanto prima 3000 alberi in alcune zone urbane e non della città – rivela Michele Di Pumpo,sindaco di Cagnano Varano – che aggiunge – stiamo lavorando a diversi interventi che ricadono in iniziative di salvaguardia del territorio e dell’ambiente, come: la creazione della fogna bianca a Capojale, la bonifica sia dei fondali, sia della zona costiera del lago di Varano, interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico”. Aggiunge il primo cittadino cagnanese: “Il nostro è un territorio molto vasto, oltre alla città dobbiamo gestire tre quarti del lago, il porto di Capojale e un importante patrimonio boschivo”. Conclude: “Grazie a partnership come quella avviata con Misura abbiamo la possibilità di migliorare la qualità della vita della nostra cittadina: la salvaguardia dell’ambiente è una nostra priorità, per questo anticipo che nel 2021 Cagnano Varano diverrà città plastic free. I progetti di Misura hanno come obiettivo la tenuta dei terreni, la bonifica dei suoli degradati, con la ricerca delle essenze più adatte per contrastare l’inquinamento atmosferico o reggere all’impatto della crisi climatica. Per fare questo, l’azienda si interfaccia con gli stakeholder locali, come il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano. “Durante la mia consiliatura, il Consorzio ci ha informato della possibilità di poter accedere a dei fondi di un’azienda privata che, per compensare le emissioni di anidride carbonica prodotte nel corso delle attività produttive, sarebbe stata disponibile a piantare alberi a Cagnano Varano – racconta Claudio Costanzucci,ex primo cittadino, che continua – abbiamo suggerito al Consorzio alcune aree che ritenevamo idonee alla riqualificazione ambientale, come quella dove oggi sorge il palazzetto dello sport dedicato al Maresciallo dei Carabinieri, Vincenzo di Gennaro”. Continua: “Apprendo con piacere che l’iniziativa è andata a buon fine e ne sono felice: in quell’area avevamo anche riqualificato, con fondi regionali, dei campetti per fare sport”. Conclude: “Gli alberi hanno la capacità di ridare vita ad un luogo, per questo speravo che quell’area vicina al palasport dedicato a Vincenzo di Gennaro venisse scelta: per simboleggiare la vita che riprende”.
La piantumazione dei 13.400 alberi partirà in autunno e proseguirà rispettando la stagionalità delle specie vegetali. Non solo, Misura si è impegnata a seguire le operazioni fino al completo attecchimento delle piante. “Gli alberi sono importanti per contenere il dissesto idrogeologico: siamo costantemente impegnati in progetti di tutela e salvaguardia del territorio – dichiara Giovanni Terrenzio, presidente del Consorzio Bonifica Montana del Gargano, che continua – l’azienda Misura ci ha contattato per proporre un intervento di compensazione ambientale a Cagnano Varano: abbiamo fatto da tramite, chiedendo al comune di indicarci delle aree da suggerire per la realizzazione del progetto”. L’intervento verrà finalizzato alla prevenzione degli incendi e alla rinaturalizzazione dei rimboschimenti delle latifoglie autoctone. “Il nostro ruolo istituzionale è importante perché crea sinergia tra pubblico e privato – dichiara Giovanni Terrenzio, che conclude – bisogna cominciare a pensare che si può e si deve creare un indotto con la gestione delle foreste”.
l’attacco