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8 DICEMBRE/ GLADIOLI BIANCHI

Ti ho comprato questi fiori / arrossendo un poco come quando temiamo / che qualcuno ci chieda per chi sono, / e di nuovo arrossendo/ (non è per gratitu­dine) te l’offro. / Mi sento un beduino del deserto / che ti ha visto passare accanto a sé /e conosce di te soltanto il nome/ ma la sua tenda è colma del tuo volto. / Sono gladioli bianchi. /Li avrei voluti rossi/e lo diventano / via via che l’ombra avvolge /questo nostro silenzio. ,

RENZO BARSACCHI

Avrei dovuto incontrare Renzo Barsacchi anni fa per un comune desiderio di conoscenza. La morte, però, è sopraggiunta nel 1996 e così mi è rimasto solo un suo libro con dedica, Marinaio di Dio (1985), dal quale ho tratto alcuni versi per la festa dell’Immacolata che oggi il calendario propone. Poeta delicato e credente sincero, Barsacchi ci presenta un aspetto particolare della devozione maria­na, quello della semplicità umile e spontanea. Quel mazzo di gla­dioli bianchi riporta, infatti, un po’ tutti all’infanzia, quando – so­prattutto se si viveva in campagna – andavamo davanti alle cappelline mariane con un mazzetto di fiori campestri, ancor più affascinanti dei sontuosi gladioli.

Forse oggi arrossiremmo a compiere un tale gesto, proprio perché abbiamo perso la semplicità. Conduciamo ima vita sempre più sofi­sticata e piena di convenzioni, di forme vane, di autodifese. Se riu­scissimo a restituire un seme di purezza, un pizzico di spontaneità o un tratto d’infanzia alla nostra vita, forse ritroveremmo la serenità del cuore e la capacità di affrontare anche difficoltà e sofferenze sen­za disperazione e ribellione. La devozione mariana ha, fra l’altro, questa lezione da offrire a tutti, in particolare a noi adulti, una lezio­ne che è evangelica: «Se non diventerete come i bambini…».

Gianfranco Ravasi