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S. GIOVANNI ROTONDO/ IL COMUNE ADERISCE AL MANIFESTO DELLA COMUNICAZIONE NON OSTILE. “PER MODERARE IL LINGUAGGIO SUI SOCIAL”

La giunta comunale ha approvato l’adesione al “Manifesto della co­municazione non ostile”, un progetto sociale di sensibilizzazione contro la violenza delle parole. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di ridurre, arginare e combattere le pratiche e i linguaggi negativi. Ha l’ambizione di essere l’occa­sione per ridefinire lo stile con cui stare in rete e diffondere il mes­saggio “scelgo le parole con cura” perché “le parole sono importan­ti”.

«La Rete ci ha abituati ad una sorta di indolenzimento civico e morale, per cui insultare ed espor­re la propria idea con toni violenti e irrispettosi dell’altro è diventata purtroppo una “regola” – ha spie­gato il sindaco Michele Crisetti – È necessario che ciascuno di noi ca­pisca l’importanza di veicolare il proprio pensiero in maniera pa­cifica ed educata. Le parole hanno un peso non indifferente e un po­tere che neanche immaginiamo, non si può agire nella totale in­consapevolezza delle conseguen­ze che possono generare. Internet non è una cassaforte ermetica, gli insulti non spariscono una volta fuori dai vari social: bisogna riap­propriarsi della responsabilità delle parole, nel bene e nel male».

Il Manifesto è il frutto di un lavoro di partecipazione colletti­va a cui hanno contribuito tutte le organizzazioni della società civile e le amministrazioni impegnate nell’attuazione del terzo action pian italiano per l’open government e fonda su 10 punti:

  1. Vir­tuale è reale. Dico e scrivo in rete solo cose che ho il coraggio di dire di persona;
  2. – Si è ciò che si co­munica. Le parole che scelgo rac­contano la persona che sono: mi rappresentano;
  3. – Le parole danno

forma al pensiero. Mi prendo tut­to il tempo necessario a esprimere al meglio quel che penso;

  • Prima di parlare bisogna ascoltare. Nes­suno ha sempre ragione, neanche io. Ascolto con onestà e apertura;
  • – Le parole sono un ponte. Scelgo le parole per comprendere, farmi capire, avvicinarmi agli altri;
  • – Le parole hanno conseguenze. So che ogni mia parola può avere conseguenze, piccole o grandi;
  • – Condividere è una responsabilità. Condivido testi e immagini solo dopo averli letti, valutati, compre­si;
  • – Le idee si possono discutere. Le persone si devono rispettare. Non trasformo chi sostiene opi­nioni che non condivido in un ne­mico da annientare;
  • – Gli insulti non sono argomenti. Non accetto insulti e aggressività, nemmeno a favore della mia tesi;
  • – Anche il silenzio comunica. Quando la scelta migliore è tacere, taccio.