Una situazione un po’ diversa la racconta l’IPSSAR Mattei di Vieste. L’istituto ha riaperto le porte (come tutte le scuole superiori pugliesi) ai suoi alunni da lunedì, informando le famiglie dell’ordinanza che prevede il rientro in presenza fino al 50%. Una soluzione raccolta con entusiasmo da famiglie e studenti, pronti a rivivere gli ambienti scolastici e a riprendere alcune “vecchie abitudini”.
“Sono tornati con una percentuale intorno al 40% – dice Ettorina Tribò, Dirigente scolastica dell’lpssar Mattei – Quelli che l’hanno fatto sono molto entusiasti, anche se adesso è molto presto per un bilancio, ma sta andando tutto bene. Abbiamo inserito l’opzione di scegliere se
rientrare o meno, tramite una applicazione, Moduli Google, dove le famiglie hanno espresso le loro preferenze. Infatti, i nostri ragazzi sono tornati al 40%”.
Per un bilancio, dice Ettorina Tribò, è troppo presto, anche se l’istituto di Vieste ha registrato buoni numeri per i rientri degli studenti. Prima di avviare ulteriori azioni, ricordando che la scuola si è già attrezzata per fronteggiare in sicurezza il ritorno in presenza dei ragazzi, è necessario aspettare il 6 febbraio e la nuova ordinanza relativa alla scuola.
Le attività consentite e che rispettano il limite del 50% sono già attive per i ragazzi e le ragazze dell’istituto viestano. Le famiglie sono più tranquille e si recupera il contatto con gli ambienti scolastici.
“Non sappiamo se ci consentiranno di ampliare questa percentuale e di portarla al 75% o se riconfermerò le indicazioni che ho dato per questa riapertura. I laboratori sono in presenza per tutti, sono scaglionati e ci consentono di essere presenti con una percentuale bassa”.
Metà classe in presenza e metà classe a distanza è una difficoltà non indifferente per il docente, che deve comunicare allo stesso tempo in due linguaggi profondamente diversi tra loro. Questo uno dei fattori relativi alla didattica che oggi preoccupano il mondo della scuola. Come sta reagendo l’Ipssar Mattei a tutto questo? “Non è semplice gestire contemporaneamente queste due modalità molto diverse tra loro – conclude la Dirigente scolastica Ettorina Tribò- Mentre gli alunni sono molto contenti di essere rientrati, la presenza contemporanea crea qualche problema per i docenti, che se la stanno cavando molto bene. Bisogna ambientarsi. Appena è stato possibile tornare in presenza, siamo stati felici di farlo”.
Silvia Guerrieri
l’attacco