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RODI/ IL CONSERVATORIO PUNTA A TORNARE DA GIUGNO ALLA MUSICA IN PRESENZA

«Il Conservatorio di Musica “Umberto Giordano” sezione di Rodi Garganico è decisamente un fiore all’occhiello del Gargano»: così il presidente in carica del Conservatorio di Foggia, Saverio Russo, docente di Storia Moderna dell’Università di Foggia che si occupa, tra l’altro, di storia eco­nomica e sociale del Mezzogior­no.

L’attenzione verso la sede di Rodi e gli investimenti finora rea­lizzati denotano la consapevolezza dei vertici del Conservatorio della funzione culturale che un presidio di alta formazione ha su tutto il territorio del nord Gargano. Dal febbraio del 2019 l’immobile che lo ospita, di proprietà della Provin­cia, è stato concesso in comodato ad Conservatorio “Giordano” che quindi provvede al pagamento del­le utenze e alla manutenzione. Sono stati numerosi e proficui gli interventi degli ultimi anni: dal miglioramento della rete telema­tica ai lavori nell’auditorium in­terno, compreso l’ampliamento dell’accesso che lo collega all’auditorium esterno a sua volta ristrutturato. Sono stati anche mon­tati pannelli fono-assorbenti in molte aule per migliorarne l’acu­stica. Altra bellissima iniziativa voluta dalla direzione è stata la concessione di tablet in comodato a quanti tra gli studenti non pos­sono acquistarli, così da garantire parità di accesso alla didattica a distanza attivata dal Conserva- torio per le materie teoriche e collettive. «Il nostro obiettivo per il 2021 – spiega Russo – è in primo luogo quello di tornare a svolgere le attività concertistiche che co­stituivano ormai un appuntamen­to fisso della stagione estiva: la XVI edizione del Rodi Jazz Fest a fine giugno e la III edizione del Campus Orchestra nella prima decade di settembre. Inoltre il no­stro programma, rinviato dallo scorso anno quando riuscimmo a realizzare, causa Covid, una solo iniziativa, in Foresta Umbra, è quello di portare le nostre attività musicali anche nelle altre località del Gargano, in sinergia con il Parco nazionale. Sarà l’andamen­to epidemiologico dei prossimi mesi a dirci quanto di questo programma sarà realizzabile». In un’ottica di crescita è au­spicabile più consapevolezza e col­laborazione da parte degli am­ministratori locali e dell’intera comunità i quali hanno, insieme al Conservatorio, un ruolo fon­damentale a sostegno dei giovani studenti della sezione di Rodi per la maggior parte provenienti pro­prio dalle cittadine garganiche.

«La sezione staccata di Rodi rappresenta per il territorio del nord Gargano ima risorsa straor­dinaria in quanto unico presidio universitario presente – rimarca Russo -. Pertanto la sua esistenza ha un valore non solo artistico-musicale, ma culturale a trecentosessanta gradi». In effetti l’attenzione mostrata alla sede di Rodi e gli investimenti finora rea­lizzati partono dalla consapevo­lezza della funzione culturale di questo presidio di alta formazione in un’area particolarmente deli­cata del territorio. «Abbiamo fatto negli anni passati e faremo il massimo per la valorizzazione di questa nostra struttura, perché sia percepita come una risorsa non solo di Rodi, ma di tutto il Gar­gano» conclude Russo.

Anna Lucia Sticozzi