Si vaccinerà anche a Manfredonia sette giorni su sette e dalle 8 alle 19 presso l’ospedale «San Camillo». Si conta di vaccinare almeno 80 persone al giorno. Inoltre per la prossima settimana sarà allestito presso il parcheggio del centro di riabilitazione motoria «Cesarano», un padiglione «Primula» che permetterà di effettuare un numero maggiore di vaccinazioni. È quanto rende noto l’Asl di Foggia a rettifica del programma di vaccinazioni degli ultraottantenni di Manfredonia e che ha sollevato una caterva di proteste. In un primo tempo era stato infatti previsto per Manfredonia, un servizio di vaccinazione di 4 giorni, dal lunedì al giovedì, dalle 8 alle 19.
Una eccezione incomprensibile visto che lo stesso servizio era assicurato «per ogni comune della provincia» e per tutti i giorni della settimana. Tra le altre proteste quella del consigliere regionale Giandiego Gatta che ha parlato «di una ennesima intollerabile discriminazione di Manfredonia». Indignate anche le rimostranze dei medici di base pressati dai cittadini, incalzati dal contagio crescente da coronavirus, per sapere come e dove fare la vaccinazione. Non meno tranquillizzante la situazione presso le farmacie prese d’assalto dagli ultraottantenni per prenotare la vaccinazione. Le liste d’attesa si proiettano fino oltre agosto.
Una prospettiva che ha provocato le proteste degli interessati tanto che l’Asl ha rettificato la programmazione per Manfredonia. Ora si spera che l’annunciato programma di vaccinazioni come riveduto e corretto, funzioni. Intanto, data la «particolare situazione di Manfredonia, saranno riprogrammate tutte le prenotazioni fissate per i prossimi mesi di aprile, maggio e giugno. L’apertura di due ambulatori vaccinali consentirà» prevede l’Asl «di aumentare il numero delle sedute e di anticipare tutte le prenotazioni già programmate nel rispetto dell’ordine temporale con cui sono state effettuate». La Asl annuncia altresì che «la campagna vaccinale non si fermerà mai: nei fine settimana, infatti, saranno programmate sedute dedicate alle persone ultraottantenni con particolari esigenze, come quelle affette da allergie, che devono essere vaccinate obbligatoriamente in ambulatori ospedalieri».
Procedure specifiche sono previste per le persone ultraottantenni che, impossibilitate a spostarsi, necessitano di usufruire della somministrazione a domicilio; e inoltre per le persone in assistenza domiciliare integrata, le prenotazioni sono gestite dai distretti socio-sanitari che provvedono a contattare direttamente i pazienti.
Michele Apollonio