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PUGLIA – C’È L’INTESA: I MEDICI DI FAMIGLIA POTRANNO VACCINARE A DOMICILIO

Via libera alle vaccinazioni con AstraZeneca fino ai 65 anni, inseri­mento dell’obbligo vaccinale anti-Covid per tutti gli operatori sanitari e accordo vicino per coinvol­gere i medici di base non soltanto nella vaccinazione degli anziani a domicilio, ma anche in quella del personale scolastico. Sono le tre novità che riguardano la campa­gna in corso. La prima novità arri­va da Roma. Il via libera all’uso di AstraZeneca fino a 65 anni di età consente alla Regione di vaccina­re quasi tutti i 90mila operatori scolastici, la gran parte dei quali hanno più di 55 anni. Ma mentre si amplia la platea di personale da vaccinare, le dosi a disposizione restano poche. Ecco perché l’as­sessore regionale alla Salute, Pier­luigi Lopalco, propone ancora di rinviare la somministrazione dei richiami per effettuare un nume­ro maggiore di prime dosi.

La seconda novità arriva dal consiglio regionale. Al termine di una lungo dibattito in aula, anche a causa di due sospensioni della se­duta, il consiglio ha votato sì (28 i voti favorevoli) alla vaccinazione obbligatoria per gli operatori sani­tari. La proposta di legge del consi­gliere regionale Pd Fabiano Amati aggiorna una norma sull’obbligo risalente a due anni fa. Con la nuo­va legge si inibisce l’accesso ai re­parti a quegli operatori sanitari che non sono vaccinati. Quanto al­la terza novità, viene fuori dal ver­tice fra Regione e medici di base. Dall’incontro è emerso che i 3mila 800 medici di medicina generale saranno coinvolti nella campagna vaccinale anti-Covid già in questa fase attraverso la somministrazio­ne di dosi di vaccino agli ultraot­tantenni a domicilio e a tutti i pazienti in assistenza domiciliare. Inoltre la Regione ha chiesto colla­borazione per la somministrazio­ne delle dosi anche al personale scolastico. Ora per la ratifica dell’accordo bisognerà aspettare la convocazione del Comitato per­manente regionale. I costi saran­no coperti dal servizio sanitario nazionale. Per ogni vaccinazione ai medici dovrebbero essere corri­sposti 6,16 euro lordi più una sorta di premialità da 3 euro. Ma è pro­babile che la tariffa per le vaccina­zioni a domicilio possa prevedere una cifra maggiore, partendo da una base di 18,90 euro a sommini­strazione.

Antonello Cassano

repubblicabari