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Covid – I “FURBETTI” DEL VACCINO SONO IN AGGUATO… ANCHE DA NOI?

Ha voluto farlo quando fosse arrivato il suo turno, come un qualunque cittadino . Così questa mattina il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, 79 anni, si è sottoposto alla vaccinazione anticovid nell’Istituto Spallanzani di Roma.

Nel frattempo ci sono però in giro tanti “furbetti” a cui vengono somministrate dosi di vaccino anti Covid perchè “amici di”, “parenti di” o “amici degli amici”. Casi del genere sono alla ribalta in tutt’Italia. Ed anche in Puglia sono numerose le segnalazioni.

Da giorni gli uomini del N.I.R.S., il Nucleo Ispettivo Regionale Sanitario sono al lavoro per scovare i “furbetti” del vaccino, pronti alla chiamata dell’amico per superare tutti i vincoli di categoria lavorativa o età anagrafica. La giustificazione più comune: “sono avanzate le dosi, anziché buttarle meglio usarle comunque”.

In realtà non è altro quel brutto vizietto tutto italiano del mostrarsi più furbi degli altri, di mostrare la propria arroganza anche in questi casi. Quando in realtà invece quella dose di vaccino che dicono “avanzata” potrebbe essere vitale per un disabile, un paziente fragile, ecc.  

In Puglia le somministrazioni sono state organizzate con liste, prenotazioni, elenchi di riserva. Durante la prima fase le vaccinazioni sono state riservate al personale che opera in ambito sanitario e sociosanitario di strutture pubbliche e private e agli ospiti delle Rsa. La seconda fase ha, invece, coinvolto persone dagli 80 anni in su, operatori scolastici, forze dell’Ordine e forze Armate. 

Sul Gargano tutto sta procedendo al meglio, da Vieste a Vico, da Rodi a Carpino e via via gli altri Comuni. Come sempre la differenza l’hanno fatta le persone: in tanti si sono impegnati davvero a fondo per l’avvio della “macchina vaccinale”.  

Anche per rispetto del loro operato, molti si chiedono: dalle nostre parti i “furbetti” del vaccino hanno colpito o si è riusciti ad iniettare loro preventivamente una giusta dose di… valori morali?