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ORA LEGALE/ DOMENICA TORNA. (MA L’EUROPA SI SPACCA)

Domenica 28 marzo alle 2 del mattino entrerà in vigore in tutta Europa l’ora legale. L’imminente cambio di orario sarà molto probabilmente l’ultimo che riguarda tutti e 27 i Paesi membri della Ue. Da ormai quasi quattro anni la Ue è divisa. Perché? Nell’estate del 2018 il Parlamento Europeo ha condotto un’indagine e i cittadini europei hanno deciso per l’abolizione del cambio di ora con l’84% dei voti a favore. Il dado era tratto. A settembre 2018 la Commissione Ue ha fatto una proposta per abolire l’ora legale, ha sollecitato gli Stati membri a notificare la loro preferenza per l’adozione dell’ora legale o di quella solare (e quindi a decidere quale fuso orario avere), ma senza più avere il cambio di ora due volte all’anno. In un obiettivo iniziale, gli Stati avrebbero dovuto comunicare la loro preferenza entro aprile 2020 e il cambio di ora di marzo 2021 avrebbe dovuto essere l’ultimo, prima di una scelta univoca. Ma la questione deve essere decisa dal Consiglio Europeo e al suo interno gli Stati sono divisi. Contrari all’ora legale sono i Paesi del Nord Europa, dove il sole tramonta molto più tardi per via della vicinanza con il Polo Nord. La Francia vorrebbe tenere per sempre l’ora legale (quella estiva) e dire addio a quella solare. E l’Italia? Il primo governo Conte aveva fatto richiesta a Bruxelles per lasciare le cose come fatti finora.