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Vacanze d’estate, incognita vaccini: un italiano su tre rinuncia a partire. Federalberghi protesta: «Assurdo che per le vacanze di Pasqua ci si possa recare all’estero ma non all’interno dei confini italiani».

Swg: prenotazioni ferme, scelta su mete covid free Alpitour: “Attesa per capire dove si potrà andare”.

Le incognite sulle vacanze. Il settore turismo in ginocchio ancora nel limbo tra la paura di nuovi stop alla campagna vaccinale e la speranza di ripartire. E così venti milioni di italiani che vorrebbero andare in vacanza per ora restano in attesa: nessun progetto perché non c’è ancora una programmazione sui vaccini. Secondo una rilevazione di Swg per Confturismo, un italiano su tre tra marzo e maggio avrebbe voluto programmare un viaggio ma non lo ha fatto. Se si potesse il 62 per cento sceglierebbe una destinazione «Covid free», con test in partenza, vaccino di operatori turistici e popolazione locale. Si stanno attrezzando in questa direzione Grecia, Spagna, Croazia e altri Paesi che si stanno promuovendo come «bolle» antivirus.

Il nodo resta il ritmo delle vaccinazioni: «L’estate dei vaccinati sarà molto diversa da quella dei non vaccinati: potranno certamente viaggiare e godersi la vacanza con maggiore tranquillità. Per evitare questa ingiustizia c’è un solo modo: vaccinare tutti», ricorda Roberto Burioni, virologo all’Università San Raffaele di Milano. Il presidente di Confturismo Luca Patanè chiede di «vaccinare con priorità i nostri addetti, aderire da subito e con convinzione all’iniziativa dei green pass digitali proposta dall’Europa e realizzare corridoi e destinazioni Covid free comunicandolo ai grandi mercati, come stanno facendo altri Paesi».

Il rischio è di restare indietro. Anche il Parlamento Ue chiede agli Stati membri di attuare senza indugio dei criteri comuni per viaggiare in sicurezza.

Tra questi, un protocollo per i test prima della partenza. Uno scarto che potrebbe fare la differenza. Gabriele Burgio, ad del Gruppo Alpitour spiega che «per quanto l’Italia rimanga oggi la meta più prenotata, stiamo registrando un forte interesse anche sul Mediterraneo, sul Madagascar, le Maldive e l’Egitto. C’è un forte desiderio di uscire anche dai confini nazionali, anche se resta necessario capire dove si potrà andare e quando. La lista dei Paesi in cui ci si può recare senza particolari restrizioni è in continuo aggiornamento, mentre la domanda potenziale cresce ogni giorno: quella di lungo termine riguarda davvero il globo intero. Fino a un mese e mezzo fa, per esempio, degli Stati Uniti non si parlava proprio. Ora scopriamo che probabilmente l’intera popolazione Usa sarà vaccinata entro il prossimo 4 luglio, trasformando il Paese in una delle mete più sicure al mondo. Insomma, tutto si evolve molto velocemente e noi siamo convinti che i vaccini, il Green Pass e i modelli a bolla, come i nostri viaggi Covid Tested alle Canarie, permetteranno di superare finalmente questa impasse».

Infatti se in Italia il comparto annaspa, il settore mondiale non è fermo. È consentito recarsi in un Paese estero aperto e fruibile per turismo, tra quelli inclusi nell’elenco del Dpcm del 2 marzo 2021 in vigore fino al 6 aprile. E per questo Federalberghi protesta: «Assurdo che per le vacanze di Pasqua ci si possa recare all’estero ma non all’interno dei confini italiani. Un danno enorme per le nostre imprese turistiche», avverte il presidente Giuseppe Roscioli, che parla di «disuguaglianze. A oggi un milanese può liberamente, previo tampone negativo all’andata e al ritorno, recarsi alle Canarie per Pasqua, ma non a Firenze, Roma o Palermo: perché? Se dobbiamo stare fermi, credo sia equo, giusto e sensato e che questo valga per tutte le destinazioni». Movimenti confermati dalla Sac, società di gestione dell’Aeroporto di Catania: nella settimana di Pasqua transiteranno nello scalo oltre 66mila passeggeri.

Lodovica Bulian