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A SAN MENAIO UNO DEI TRE LABORATORI IN PUGLIA DI INTEGRATORI ALIMENTARI.

Da un lato la spiaggia di San Menaio. Sopre e intorno, stanze, dependance e reception di case-hotel. Dietro un cancello di ferro, un cortile con cartoni, imballi e scatoloni. E qui la sede di una delle industrie di Vico del Gargano. La GESP. Ciò che non ti aspetti è che si tratti di un laboratorio di nicchia, uno dei soli tre presenti in tutta la Puglia. E che a guidare questo laboratorio sia un ragazzo di 32 anni. Qui, si ingegnano, si producono e si vendono integratori alimentari. Compresse, blister, polveri in flacone o bustine, liquidi in spray o gocce, o ancora stick-pack. Gli ingredienti sono piante officinali in polvere o estratti, probiotici, prebiotici, propoli, aloe, vitamine, minerali, aminoacidi…Formulazioni sviluppate in linea con le Disposizioni Ministeriali in continua evoluzione. Il protagonista di questa storia è Alessandro Angelicchio. Un ragazzo che frequentava il Liceo scientifico di Vico del Gargano. Poi si iscrive all’Università di Milano dove incrocia il mondo degli integratori alimentari. Inizia a lavorare con laboratori di produzione fra Milano e Bergamo. Lui vede, osserva e capisce che quel lavoro si può fare meglio in proprio. E decide di farselo da solo un laboratorio. Così rientra a San Menaio nel 2017. E insieme a Piercarlo Mola, che diventa socio e formulatore dei prodotti, mette in piedi il laboratorio della Gesp, Gestione e sviluppo produzioni-con sede legale a Bergamo. Avvia il suo laboratorio a San Menaio e la Gesp diventa una srl. Da due, oggi, che sono passati cinque anni, sono diventati dieci, e questa è la prima industria di Vico del Gargano. Ingegnerizzano gli integratori, seguendo le normative dell’Unione Europea e del Ministero della Salute. Formulano ai clienti il prodotto e li accompagnano fino all’immissione sul mercato. In questo laboratorio, di poco meno di 200 metri quadrati, si producono vitamine, minerali, prodotti per ossa e colesterolo, sciroppi. I clienti della Gesp sono prevalentemente aziende farmaceutiche. Alessandro ha 32 anni. Giovanissimo è tornato a casa dopo gli studi a Milano, dove è stato per 10 anni. L’azienda ha sede a Bergamo, perché da lì è iniziato tutto. In ufficio conta quattro dipendenti e qui, nel laboratorio, altre sei unità e il farmacista Luigi Raviele. Ed è qui che fisicamente nasce il prodotto. I numeri di questo mercato, in forte crescita sono pazzeschi:”Produciamo una quantità notevole di integratori. Abbiamo clienti fissi e clienti che si rivolgono a noi per specifici prodotti. Ci sono aziende che ci chiedono solo qualcosa e altre per le quali produciamo anche sessanta differenti referenze”. Quando gli chiediamo come mai ha scelto di tornare a Vico, Alessandro sorride e dice che la risposta è molto semplice. Lui voleva tornare a casa. “Noi all’inizio ci affidavamo ad altri laboratori, non producevamo in proprio. Poi siamo cresciuti, avevamo esigenze diverse, ci piaceva mantenere gli impegni con i clienti, ma affidandoci a laboratori esterni non sempre ci riuscivamo. In altri laboratori eravamo clienti e basta. Ecco perché abbiamo capito che se volevamo crescere ancora di più dovevamo fare questo passaggio e metterci in proprio, facendo le cose in casa”. Il laboratorio offre un lavoro anche a ragazzi del posto. Il farmacista è anche direttore tecnico, ed è lui che decide se un prodotto può andare bene. “C’è una parte che deve essere ingegnerizzata e lui stabilisce la composizione. Vede se va bene. Poi, dopo ogni produzione, il prodotto prima di essere messo sul mercato deve fare dei test, delle analisi microbiologiche e solo dopo aver superato tutto questo può affacciarsi sul mercato”. Fra bilance e miscelatori, macchine per imbustare, chiediamo ad Alessandro se ritiene, dopo cinque anni, che la sua scelta di rimanere sul territorio sia stata vincente. “Sì, perché anche qui si può fare impresa. L’unico punto di debolezza è la mancanza di infrastrutture. I trasporti. Si perde sempre un giorno di troppo viaggiando con i corrieri. Poi ci sono prodotti sensibili alle temperature che devono viaggiare con la catena del freddo. E arrivare anche un giorno prima significherebbe molto”. Questo è un mondo davvero di nicchia: in tutta la Puglia ci sono solo tre laboratori come questo: uno a Corato e l’altro a Taranto, dove è stata avviata anche la produzione nei campi, della materia prima, l’aloe arborecsens. “Sono solo tre perché servono studi particolari per riuscire in questo settore. Un settore sicuramente in forte crescita, ma di integratori bisogna capirne, altrimenti lo farebbero tutti. La difficoltà più grande è capire la composizione delle materie prime e metterle insieme. E come un artista che deve fare un quadro”. Il regolamento della Comunità Europea ha stabilito delle indicazioni. Non si può uscire ad quei parametri, ma all’interno di quelle indicazioni c’è un mondo da sperimentare e comporre. E qui si sperimenta tanto. “Alcuni clienti ci chiedono proprio questo: di fare studi scientifici sui prodotti e di mettere a punto nuove composizioni. Prodotti che contribuiscono al funzionamento dell’organismo. Una “medicina naturale” che soprattutto non deve avere controindicazioni. In particolare adesso che gli integratori sono prescritti anche dai medici”.

Tommi Guerrieri