Menu Chiudi

VACCINI TROPPO A RILENTO. LA PUGLIA È MAGLIA NERA «COSÌ FINIREMO NEL 2022»

Campagna vaccinale pugliese «all’anarchia assoluta». Secondo i sindacati dei medici «il caos regna sovrano». E i ritardi si accumulano. Secondo le proiezioni del Sole24Ore elaborate sulla base dei dati ufficiali del Ministero della Salute, la Puglia è maglianera per capacità di somministrazione giornaliera dei vaccini: con 10.500 inoculazioni al giorno ci vorrà un anno, 3 mesi e 8 giorni per coprire il 70% della popolazione si evidenzia nella statistica. A conti fatti, dunque, ben 11 mesi di ritardo rispetto all’obiettivo fissato dal governo di completare la campagna vaccinale ad agosto di quest’anno. Ma tant’è.

IL DOCUMENTO DI MEDICI E SINDACATI

La stroncatura senza appello all’indirizzo del governatore Michele Emiliano e dell’assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco ieri è stata certificata nel documento sottoscritto da Cgil, Fp medici, Snami, Smi, Simet e Ugs e inviato ai vertici regionali. Secondo i sindacati, in questa fase i «comitati di distretto e i nuclei operativi aziendali hanno formulato provvedimenti operativi sul progetto campagna vaccinazione anti-Covid difformi, nella maniera più assoluta, rispetto al protocollo di intesa firmato» con la Regione Puglia lo scorso 5 marzo. «L’ultima novità – proseguono – è l’iniziativa regionale comunicata il due aprile di organizzare, in tutta la regione, dopo solo due giorni cioè il quattro aprile il vaccine day per caregiver e familiari conviventi di soggetti fragili. E organizzare una seduta vaccinale in due giorni denota l’improvvisazione con cui si gestisce la campagna vaccinale». I medici sottolineano, ancora, come «non si abbia ancora certezza di come verranno organizzate le vaccinazioni al di fuori degli ambulatori e se ci saranno i vaccini».

I DATI STATISTICI


Denuncia che, almeno sul fronte dei ritardi nella somministrazione, trova conferma anche nei dati statistici come si diceva. E il risultato delle proiezione elaborate da Lab24 del Sole24Ore è impietoso. Con una media giornaliera di 10.570 vaccini somministrati negli ultimi 7 giorni la Puglia è all’ultimo posto tra le regioni italiane per velocità di immunizzazione della popolazione. In rapporto alle regioni del Nord soprattutto. Ma anche in raffronto al Sud – Sicilia, Campania e Calabria in testa – il cui termine di somministrazione è fissato tra marzo e maggio 2022. Va detto, si tratta solo di una proiezione statistica il cui risultato è legato anche e soprattutto al numero di dosi a disposizione dei centri vaccinali di ogni regione. E non è escluso che con l’arrivo di nuove forniture di medicinali – AstraZeneca e Pfizer dovrebbe consegnare già nelle prossime circa 175.500 nuove dosi – la capacità di somministrazione dei possa aumentare. Di conseguenza, i tempi di immunizzazione della popolazione dovrebbero ridursi. Così come, a fungere da acceleratore alla campagna di immunizzazione pugliese potrebbe essere l’arrivo del farmaco Johnson & Johnson per il quale è prevista una dose unica. Si vedrà.
Intanto le vaccinazioni effettuate sino ad oggi in Puglia sono 638.976. E anche oggi e domani gli hub vaccinali saranno al lavoro per la vaccinazione dei caregiver, genitori, tutori, affidatari, familiari conviventi di minori di 16 anni. Per organizzare al meglio i flussi, si procederà in base al cognome del minore con disabilità, secondo quanto predisposto dal calendario di ciascuna Asl. L’elenco degli hub vaccinali, gli orari di apertura e i raggruppamenti per lettere alfabetiche è disponibili sul sito della Regione Puglia.
Ma già ieri a Lecce è entrato in funzione l’hub vaccinale collocato all’interno della Caserma Zappalà con 8 postazioni. Nella Caserma sono stati vaccinati circa 500 ultraottantenni. Oggi e domani sarà la volta di caregiver e familiari di minori disabili. E ancora, ieri nel comune di Acquarica-Presicce sono stati vaccinati 300 ultra 80enni mentre al PalaVinci di Brindisi è stato il turno di 420 persone tra pazienti oncologici in trattamento attivo e trapiantati di fegato. Per Asl Taranto, infine, ieri sono state somministrate circa 810 dosi delle quali 57 prime dosi e 3 dosi uniche in post covid a 60 pazienti oncologici.

P.Col.

quotidianodipuglia.it