La Puglia detiene la quasi totalità della produzione del pomodoro all’interno di una filiera del Sud Italia, riferisce Coldiretti Foggia sulla base dello studio commissionato all’Università di Foggia, con 15.527.500 quintali di pomodoro da industria su una superficie di 17.170 ettari prodotti in Puglia, mentre in Campania 2.490.080 quintali su una superficie di 3.976ettari. La provincia di Foggia è leader indiscussa del mercato e rappresenta il maggiore bacino di produzione nazionale con
una superficie media annua di 15.000 ettari e con una produzione di pomodoro da industria che si aggira intorno ai 14.520.000 quintali (1,4 milioni di tonnellate). Viste tali statistiche delle produzioni, il “Pomodoro pelato di Napoli IGP” includerebbe conserve il cui pomodoro è prodotto per il 90% dei casi nella Regione Puglia”. Per questa ragione Coldiretti Foggia serra i tempi per la prima riunione del Comitato “Dop pomodoro di Puglia” per dire no alle forzature in atto circa l’obbligo di indicare la dicitura “Pomodoro allungato destinato alla trasformazione dell’IGP Pomodoro pelato di Napoli” sul documento di trasporto della materia prima in partenza dai campi foggiani verso le aziende trasformatrici campane. Da questa iniziativa si intende valorizzare il riconoscimento dell’origine della produzione che invece viene spesso attribuita sulle etichettature ad altri territori. La possibilità di identificare con “Napoli” un pomodoro prodotto nella maggior parte dei casi in aree diverse risulterebbe fuorviale per i consumatori.