C’è l’accordo, anche se per il momento provvisorio, sul certificato vaccinale europeo per facilitare la libera circolazione durante la pandemia. In realtà si sta pensando a tre certificati distinti da poter usare a livello internazionale, come quelli che useremo in Italia per partecipare ad un ricevimento: la certificazione di avvenuta vaccinazione, quella che attesta di aver fatto il covid e quella, meno duratura, che dimostra che è stato effettuato il tampone e il risultato è negativo. La certificazione resterà in vigore 12 mesi, ma non costituirà un limite alla libera circolazione. Per sostenere le politiche della certificazione l’UE sta investendo molte risorse: i test anticovid dovranno essere accessibili e poco costosi. La certificazione vaccinale sarà rilasciata a chi si è fatto inoculare vaccini approvati dall’EMA: per chi ha fatto lo Sputnik o altro sarà necessaria un’ulteriore approvazione. L’accordo dovrà essere approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio europeo: è previsto che la certificazione entri in vigore il primo luglio. Intanto, anche in Italia si sta adottando un sistema non molto diverso per i ricevimenti, che saranno possibili dal 15 giugno. Il Comitato Tecnico Scientifico ha dato il suo definitivo via libera al ritorno dei ricevimenti durante i matrimoni. Gli sposi dovranno conservare la lista degli invitati per i 14 giorni successivi al matrimonio. I partecipanti dovranno dimostrare di essere stati vaccinati (basta anche una dose), o di essere guariti da Covid o di aver fatto il tampone. Tavoli e invitati dovranno mantenere precise distanze, e le mascherine saranno obbligatorie quando ci si alza: queste sono le regole più importanti da rispettare. Si potrà anche tornare a ballare e non sono previsti tetti al numero di invitati. Per questa estate, dunque, potremo riguadagnare un po’ di normalità.