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IL CERTIFICATO VACCINALE COVID EUROPEO, CARTACEO E DIGITALE, DA LUGLIO: C’È L’OK. IN ITALIA SÌ AI RICEVIMENTI DAL 15 GIUGNO CON CERTIFICAZIONE

C’è l’accordo, anche se per il momento provvisorio, sul certificato vaccinale europeo per facilitare la libera circolazione durante la pandemia. In realtà si sta pensando a tre certificati distinti da poter usare a livello internazionale, come quelli che useremo in Italia per partecipare ad un ricevimento: la certificazione di avvenuta vaccinazione, quella che attesta di aver fatto il covid e quella, meno duratura, che dimostra che è stato effettuato il tampone e il risultato è negativo. La certificazione resterà in vigore 12 mesi, ma non costituirà un limite alla libera circolazione. Per sostenere le politiche della certificazione l’UE sta investendo molte risorse: i test anticovid dovranno essere accessibili e poco costosi. La certificazione vaccinale sarà rilasciata a chi si è fatto inoculare vaccini approvati dall’EMA: per chi ha fatto lo Sputnik o altro sarà necessaria un’ulteriore approvazione. L’accordo dovrà essere approvato dal Parlamento europeo e dal Consiglio europeo: è previsto che la certificazione entri in vigore il primo luglio. Intanto, anche in Italia si sta adottando un sistema non molto diverso per i ricevimenti, che saranno possibili dal 15 giugno. Il Comitato Tecnico Scientifico ha dato il suo definitivo via libera al ritorno dei ricevimenti durante i matrimoni. Gli sposi dovranno conservare la lista degli invitati per i 14 giorni successivi al matrimonio. I partecipanti dovranno dimostrare di essere stati vaccinati (basta anche una dose), o di essere guariti da Covid o di aver fatto il tampone. Tavoli e invitati dovranno mantenere precise distanze, e le mascherine saranno obbligatorie quando ci si alza: queste sono le regole più importanti da rispettare. Si potrà anche tornare a ballare e non sono previsti tetti al numero di invitati. Per questa estate, dunque, potremo riguadagnare un po’ di normalità.