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FOGGIA/ E’ MARILISA MAGNO IL COMMISSARIO PREFETTIZIO. DISPOSTA LA SOSPENSIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE

Il prefetto di Foggia Raffaele Grassi, a seguito delle dimissioni rassegnate lo scorso 4 maggio dal sindaco di Foggia, Franco Landella (Lega) e non revocate al termine dei 20 giorni dalla loro presentazione, ha nominato commissario prefettizio, Marilisa Magno, già prefetto di Bari dal 2017 al 2019. Grassi ha anche disposto la sospensione del consiglio comunale.

Landella si era dimesso prima di essere arrestato, il 21 maggio scorso, con le accuse di tentata concussione e corruzione. Nel Comune è anche al lavoro dallo scorso 9 marzo una commissione prefettizia per verificare eventuali infiltrazioni della criminalità.

Le dichiarazioni: «Non conoscono Foggia, nel senso che non ci sono mai stata prima e non ho mai lavorato qui. Sono pronta ad affrontare questo nuovo incarico, sicuramente molto complesso». Lo ha detto, poco dopo la sua nomina, il commissario prefettizio del Comune di Foggia, Marilisa Magno, che si è insediata dopo le dimissioni divenute effettive dell’ex sindaco Franco Landella (agli arresti domiciliari da venerdì scorso con l’accusa di corruzione e tentata concussione) e il conseguente scioglimento del Consiglio comunale.

«Cercheremo di svolgere questo incarico nella maniera migliore qui nella struttura comunale – ha evidenziato il commissario prefettizio – poi attenderemo l’arrivo del nuovo prefetto Carmine Esposito che si insedierà domani». Alla domanda se la preoccupano da un punto di vista professionale le inchieste giudiziarie che hanno travolto il comune di Foggia, Magno ha risposto: «La magistratura e le forze di polizia svolgono il loro ruolo, io dovrò svolgere il ruolo di commissario per portare avanti il Comune che naturalmente non si può fermare. È un Ente territoriale importantissimo – ha evidenziato – che deve dare risposte ai cittadini. Tra i primi atti penso al bilancio, penso all’organizzazione del personale».

Quanto alla presenza della Commissione di accesso che ha il compito di accertare presunte infiltrazioni mafiose nell’attività amministrativa a Palazzo di Città, il prefetto specifica che «sono due procedimenti completamente diversi: c’è la commissione di accesso nominata dal prefetto – ha sottolineato – mentre questo è lo scioglimento perché ci sono le dimissioni del sindaco. Sono due procedure che vanno ognuna per la loro strada». «Non ho la sfera di cristallo – ha concluso – per capire cosa accadrà».