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IN FARMACIA I VACCINI PER IL TURISMO. CHI LAVORA IN BAR E RISTORANTI AVRA’ UNA CORSIA PREFERENZIALE

L’accordo con i farmacisti dovrebbe essere chiuso venerdì, e consentirà alla Re­gione di aggiungere altri 1.100 punti di somministrazione su tutto il territorio pugliese. Ser­viranno a reggere l’impatto del­la nuova fase, quella che da do­mani vedrà l’apertura delle somministrazioni agli ultimi 1,1 milioni di cittadini tra i 16 ed i 39 anni. Ma l’idea su cui stanno lavorando l’assessore Pier Luigi Lopalco e il capo del dipartimen­to Salute, Vito Montanaro, è più articolata: utilizzare le farmacie come punto di riferimento per i lavoratori della ristorazione.

Il piano per il vaccino nelle aziende, che dovrebbe entrare in fase operativa entro giugno, riguarda infatti le realtà me­dio-grandi che possono avere convenienza nell’organizzare le somministrazioni in sede. Ma non copre le tante mini e mi­cro-aziende come, appunto, bar e ristoranti (ma anche alber­ghi), quelli che saranno parti­colarmente esposti durante la stagione estiva anche per il tu­rismo. L’idea è dunque di creare una «corsia preferenziale» per i lavoratori del turismo e della ristorazione attraverso le far­macie, dove potranno essere vaccinati (anche) senza preno­tazione.

L’idea verrà portata al tavolo già convocato per venerdì, dove si dovrebbe stabilire anche la partenza della vaccinazione in farmacia: probabilmente sarà il 21 giugno. L’accordo nazionale prevedeva che i farmacisti do­vessero seguire un corso Online organizzato dall’Istituto supe­riore di sanità: ha aderito circa il 60% degli esercizi pugliesi. La strategia della Regione (che punta su Janssen per le farma­cie) è sostenuta dalla program­mazione delle consegne dei vac­cini per giugno, che prevede l’arrivo in Puglia (da ieri e fino al 23) di 1.175.590 dosi: conside­rando l’ultima settimana del mese – non ancora definita – si arriva dunque molto vicini alla quota di 1,5 milioni di dosi an­nunciata nei giorni scorsi. Se la gran parte sono Pfizer (218mila ieri, 210mila il 9, 218mila il 16, 214mila il 23), esiste anche una non irrilevante quota di vaccino Janssen monodose: alle 34.800 dosi consegnate sabato si ag­giungono le 22.450 in arrivo ve­nerdì, le 10.500 del 9 giugno, le 9.650 del 16 giugno. Trattandosi di un vaccino facile da maneg­giare e conservare, potrebbe es­sere agevolmente distribuito al­le farmacie: e darebbe a chi la­vora nel mondo del turismo e della ristorazione un vantaggio in termini di tempo, perché con­sentirebbe di raggiungere l’im­munità prima rispetto ai vac­cini in doppia dose. Ieri la campagna in Puglia ha toccato quota 2.377.951 dosi som- ministrate, il 98% delle 2.427.715. La Puglia è prima in Italia per la percentuale di copertura degli ultrasessanten­ni, e con le ultime consegne sta rapidamente recuperando il de­ficit di disponibilità di vaccini registrato nei primi mesi della campagna: adesso è infatti quin­ta in Italia per numero di dosi consegnate in rapporto alla po­polazione (208 ogni 100 abitanti).

È interessante notare che dei 2,4 milioni di dosi consegnate, 1,4 milioni sono state utilizzate per gli ultrasessantenni. Una pro­porzione che lentamente cam­bierà, con l’esaurimento delle fasce di età maggiore: a metà aprile venivano vaccinati 15mila settantenni al giorno, oggi si è scesi a circa 4mila, mentre resta sempre bassa la quota giorna­liera dei quarantenni (circa 4.500 al giorno).

Massimiliano Scagliarci

gazzetta mezzogiorno