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VIESTE/ TORNATO ALLA LUCE L’ANTICO TRABUCCO DI PUNTA S. CROCE. IL RESTAURO NEL NOME DI VINCENZO SPALATRO. LA CONSEGNA DEL GIGANTE NEGLI SCATTI DI LEONARDO CIUFFREDA

Il trabucco di Punta Santa Croce, ieri è stato con­segnato completamente restaurato, è dedicato allo sto­rico maestro viestano Vincenzo Spalatro, scomparso qual­che anno fa. L’opera di ricostruzione della classica rete a trazione verticale «casa» degli antichi pescatori della costa adriatica tra Marche, Abruzzo e Puglia, è stata realizzata dall’Associazione Rinascita dei Trabucchi Storici, dalla caparbietà del suo presidente, Matteo Silvestri, da anni impegnata a tutelare e valorizzare queste macchine da pe­sca. Alla manifestazione erano presenti con i vertici dell’associazione, rappresentanti della Regione Puglia, del Comune di Vieste e del Parco Nazionale del Gargano. C’erano soprattutto loro, i «Mastri Trabuccolanti», i custodi dell’antica arte marinara del Gargano. Il trabucco di Punta Santa Croce, conosciuto anche come trabucco del porto, è uno dei più antichi, protagonista dell’economia legata alla pesca fino alla metà del ‘900. Ora questo trabucco, sapientemente ricostruito dagli artigiani di Vieste è sicuramente il simbolo culturale della città ed è soprattutto una delle attrattive turistiche di tutto il Gargano. Con il recupero di Punta Santa Croce, la costa dei trabucchi di Vieste si arricchisce di un altro autentico gigante di legno che con i trabucchi di Punta Lunga, Molinella e San Lorenzo saranno il richiamo irresistibile di un turismo di qualità con visite guidate e dimostrazioni di pesca.

FOTO DI LEONARDO CIUFFREDA