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TREMITI, SERVE RISOLVERE LE CRITICITA’ DEGLI APPRODI NELL’AREA MARINA

Magari potrebbe arriva­re in queste ore, l’as­segnazione della ge­stione dei campi d’ormeggio siti all’interno dell’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti con conseguente mancanza di fruibilità degli stessi, fino ad oggi, visto che manca la previ­sta autorizzazione del Parco Nazionale del Gargano. È tut­to pronto alla ricezione dei tu­risti nell’arcipelago delle Diomedee, considerando anche le condizioni climatiche che stanno favorendo la richiesta di visite all’interno dell’arcipe­lago delle isole Tremiti. La so­cietà cooperativa “Tremiti Sea” (14 imbarcazioni, con il 75% del traffico passeggeri) è in procinto di dislocare la pro­pria flotta adibita al trasporto passeggeri ma, come dichia­ra il presidente, Ni­colò Campanozzi:“Oggi, ri­sulta ancora impossibilitata a garantire alle proprie imbarca­zioni un approdo sicuro anche per le basilari norme previste dal Codice della Navigazione e dalla suddivisione ammini­strativa del Compartimento Marittimo. Come ormai noto alle Isole Tremiti non vi è una struttura portuale atta a garan­tire un ricovero sicuro alle im­barcazioni durante le ore not­turne o in condizioni meteo­marine avverse”. Campanoz­zi specifica e ricorda un episo­dio: “Com’è noto, il 17 maggio 2012 un’imbarcazione del va­lore di circa 200.000 Euro rup­pe l’ormeggio e andò disper­sa. Nonostante le condizioni del mare fossero proibitive, gli armatori nel tentativo di ritro­vare il natante, misero a ri­schio la propria incolumità. Da ciò si evince che dall’utilizzo del campo boe ne risulti anche la salvaguardia della vita uma­na in mare. Ricordiamo che per il secondo anno consecu­tivo ci ritroviamo a segnalare un’inefficienza nelle tempisti­che di allestimento del campo boe, unico ricovero autorizza­to dell’Arcipelago”.

bp