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LAGHI GARGANICI COME MOTORE DI SVILUPPO DEL TERRITORIO, SI PARTE DALLA CICLABILE

Si è svolto lunedì un tavolo di negozia­zione del processo partecipativo la­ghi garganici per l’approvazione defi­nitiva del Programma d’Area Integrato. Si chiude così un percorso durato molto più del previsto a causa della pandemia, che ha fat­to saltare i modelli tradizionali di comunica­zione e di partecipazione, e che ha portato anche via figure importanti di questo proget­to, com’era il compianto Costantino Ciavarella, Sindaco di San Nicandro Garganico e Presidente del coordinamento istituzio­nale dei Sindaci sottoscrittori del protocollo d’intesa per il programma d’Area. Il proces­so partecipativo ha fatto maturare tra i citta­dini la consapevolezza del grande patrimo­nio dei laghi ed al contempo della necessità di procedere ad una riqualificazione del territorio per sviluppare una proposta di turismo che punti alla valorizzazione ambientale e sulla sostenibilità sociale. Nonostante l’enorme ricchezza della Capitanata, è la pri­ma volta che si parla di turismo in quest’area ragionando sui laghi. Nel resto d’Italia, infat­ti, essi rappresentano un settore di prim’ordine nell’offerta turistica. Cosa che non av­viene, purtroppo, in Puglia nonostante la presenza dei due laghi più importanti del mezzogiorno meridionale. Certamente ha pesato la presenza di una forte industria ittica nei laghi ma anche la scarsa considerazione che si aveva della bellezza rappresentata da questo patrimo­nio e delle opportunità che offriva per diffe­renziare la proposta turistica. “È stato l’in­contro conclusivo di un processo partecipa­tivo a cui abbiamo dato vita grazie anche ad un contributo della Regione Puglia, finaliz­zato a realizzare un programma d’area integrato per lo sviluppo turistico dei laghi de Gargano – spiega Antonio Trombetta,segretario CNA Foggia – all’in­terno del processo partecipativo si prevede­va di selezionare con candidature autono­me, associazioni di categorie, culturali e di promozioni del territorio e finanche singoli tecnici locali che manifestavano l’interesse a partecipare. Da qui abbiamo dato vita a questa selezione – continua – oltre 50 soggetti hanno dato adesione, più 8 comuni e rispettivi tecnici riu­niti più volte per attività formative, di appro­fondimento e tavolo di negoziazione allo scopo di confrontarsi sulle proposte proget­tuali che potevano essere formulate”. Ebbene il tavolo di negoziazione svoltosi lu­nedì sera ha chiuso questo processo, sigil­lando il programma d’area predisposto nell’ultimo anno.

Il programma d’area si compone di oltre 30 progettualità che pongono al centro l’obietti­vo di concretizzare le previsioni di pianifica­zione già presenti nella programmazione re­gionale – commenta Trombetta – il PPTR, aveva individuato ne territorio in considera­zione come un grande balcone che si affac­cia sui laghi e sul mare e ne prevedeva la fruizione sostenibile attraverso la realizzazione di infrastrutture viarie “slow”. Ecco che il nostro programma lavora coe­rentemente a queste previsioni: al posto di affannarsi nella realizzazione di grandi via­bilità probabilmente poco coerenti con la so­stenibilità ambientale del nostro territorio, propone, come primo progetto di sistema, una ciclabile dei laghi, una infrastruttura che valorizza alcuni tratti delle strade provinciali e punta a consentire una fruizione lenta del territorio. Non siamo né Roma, né Firenze, né San Giovanni Rotondo che godono di ele­menti attrattivi evidenti e che possono esse­re fruiti anche velocemente. Abbiamo però un grande patrimonio naturale, ambientale e culturale che può essere apprezzato solo se il turista punta a vivere esperienze nuove”. L’ossatura della proposta è appunto la rea­lizzazione di una ciclabile che connetta tutta l’area dei laghi attrezzando le provinciali o realizzando nuove piste. Una ciclabile che consente di raggiungere tutti gli attrattori culturali, paesaggistici ed ambientali presenti sul territorio e che si col­lega alla stazione ferroviaria di San Severo ( porta d’accesso all’area da Sud ) e alla Ciclovia Adriatica a Nord. Una infrastruttura a servizio di un turismo sostenibile che cresce sempre di più sul piano nazionale ma anche ad una diversa fruizione del territorio da par­te delle popolazioni locali. Come seconda proposta è stata vagliata la previsione di una manutenzione straordinaria delle foci a ma­re dei laghi, che garantiscono l’ottima quali­tà delle acque dei laghi, e la realizzazione di un acquedotto rurale per consentire la valo­rizzazione turistica della case sparse che ca­ratterizzano la campagna dell’area di Lesina.

Mauro Pitullo

l’attacco