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IMBARAZZO A MONTE SANT’ANGELO PER L’ARRESTO DI ANTONIO FUSILLI, RECORDMAN DI VOTI E FRATELLO DEL VICESINDACO MICHELE. CHIACCHIERATO CAMPIONE DI CONSENSI DI PIEMONTESE

Quello del montanaro Antonio Fu­silliè un nome noto ai lettori de l’Attacco che negli anni scorsi ne ha raccontato la “strana” parabola e il po­tere familiare, tra politica e sanità. Una famiglia saldamente legata al Pd e al­l’assessore regionale Raffaele Piemon­tese,il quale ha un rapporto strettissimo con la città d’origine. Quando nel giugno 2017 la città garganica tornò alle urne dopo 2 anni di commis­sariamento per infiltrazioni mafiose, si candidò solo uno dei due fratelli Fusilli, il dipendente INPS e infermiere Antonio, che proveniva dai circa 400 consensi ne­gli anni precedenti e che fondò per l’occa­sione la civica Monte Riparte. L’ exploit fu senza precedenti non solo per il diretto interessato e la coalizione di cen­trosinistra ma per la storia di Monte: il pri­mo degli eletti della coalizione civica a gui­da Pd CambiaMonte ottenne un vero re­cord di preferenze, 884 a fronte di 7287 cittadini recatisi alle urne. Come dire che quasi un elettore su otto aveva votato per Antonio Fusilli, colui al quale tutti – come si racconta da anni a Monte – si rivolgono in città per sbrigare le proprie pratiche pensionistiche, non iscritto al Pd ma vicino al partito in cui era ed è dirigente il fratello Michele.In quella campagna elettorale era palpabile, ancor prima del risultato delle urne, che Antonio avrebbe fatto sfracelli. Il suo nome girava di bocca in bocca, su di lui confluirono in extremis anche i voti portati dall’ex sinda­co del ribaltone, Antonio Nigri(ad aprile 2019 nominato direttore sanitario dell’ASL di Foggia dal dg Vito Piazzollain quota Piemontese e da allora fedelissimo del vicepresidente della Regione). Antonio e Michele sono nipoti del dirigen­te comunale Mimmo Rignanese e di Mat­teo Fusilli,indimenticato presidente del Parco nazionale del Gargano. La moglie di Antonio lavora presso il CUP di Foggia. Dopo quella stratosferica performance elettorale, il sindaco Pierpaolo d’Arienzonominò come proprio vice e as­sessore alla pianificazione territoriale il piddino Michele Fusilli, con deleghe a la­vori pubblici, urbanistica, arredo urbano, sport. Poi, improvvisamente, ai primi di novem­bre 2017 (dunque a soli cinque mesi dal­l’insediamento) Antonio si dimise con due parole che lasciarono tutti interdetti: “I ca­si della vita sono strani e, a poche setti­mane da un’entusiasmante fase di impe­gno civile e politico, conclusasi nel modo più bello e soddisfacente possibile, si so­no schiuse opportunità di crescita profes­sionale che non posso non cogliere e che, tuttavia, non mi consentono di avere con­temporaneamente responsabilità istitu­zionali. Voglio ringraziare i tanti miei con­cittadini che, l’11 giugno scorso, mi hanno fatto il grande onore di essere il consiglie­re comunale più suffragato di Monte San­t’Angelo. Per rispetto di quella fiducia, non smetterò un istante di sentirmi parte inte­grante di quel vento di cambiamento an­zi di ’CambiaMonte che tante speranze ha suscitato’. Una spiegazione che lasciò perplessa l’opposizione, che da allora continua a chiedersi quale promozione fosse arriva­ta per mister preferenze, visto che da quel momento non se n’è avuta più alcuna no­tizia.

“Nei mesi scorsi il Pd ha voluto che pas­sasse sottotono la notizia delle dimissioni del consigliere comunale Antonio Fusilli, uomo forte del Pd di Monte, fratello del­l’attuale vicesindaco Michele Fusilli, e, cosa più importante, uomo che con i suoi circa 900 voti ha partecipato alla vittoria del Pd e di CambiaMonte alle elezioni co­munali scorse. Da allora, se non fosse sta­to per uno scarno comunicato dello stes­so ex consigliere Fusilli, dal Pd e da Cam­biaMonte nessuna comunicazione, nes­suna notizia, niente di niente; eppure, quanto accaduto non è certo cosa da po­co, per chi vuole fare politica e ammini­strare’’, puntualizzò Forza Italia all’epoca. “Vengo tirato nuovamente in ballo dopo le mie dimissioni da consigliere comunale. Questa volta è Forza Italia”, fu la replica del recordman di preferenze. “A me pare di essermi giustificato con i cit­tadini in maniera chiara e netta, nel con­tempo contribuisco fattivamente anche da “esterno” a dare il mio sostegno. Colgo l’occasione per fare gli auguri a Vittorio de Padova che si è calato subito nella parte

con molta concretezza, così come piace a me. Amministrare una città come Monte è cosa assai complicata, io credo che i pri­mi passi fatti dall’amministrazione siano molto positivi ed è l’eco che risuona in tut­ta la provincia e non solo. Pierpaolo d’Arienzo e Raffaele Piemontese oltre ad avere ruoli istituzionali importanti sono miei amici. Ho detto tutto”, concluse Anto­nio Fusilli.

Archiviate le dimissioni, negli anni se­guenti le indiscrezioni continuarono a cir­colare a Monte Sant’Angelo, ove il bar Byron viene definito “una succursale dell’Inps”, specie nei fine settimana.

lucia piemontese

l’attacco