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PESCHICI/ ESPERIEZE IN LATTINA, BIRRA DEL GARGANO CAMBIA FORMATO PAROLA D’ORDINE? LEGAME…

Voglia di viaggiare, spostare passioni e at­tenzioni in un mondo che si colora di avventure e sensazioni. È l’esperienza che detta le linee del progetto Birra del Gargano di Vincenzo Ottavianodel Trabucco da Mimi. Viaggi e surf sono costanti, passioni che lo ac­compagnano da tempo e che hanno trovato un altro canale per comunicare quella bellezza ti­pica delle peculiarità di ognuno. Una sfida, in un territorio come quello del Gargano, in cui la birra diventa attiva protagonista e si inserisce nel pacchetto esperienziale della ristorazione offerta dal Trabucco.

Una località situata in uno degli scorci più spet­tacolari del Parco Nazionale del Gargano, da qualche tempo propone un’offerta sempre più variegata, che non sposa solo i linguaggi risto­rativi del fratello Domenico. Peschici si tinge così di sfumature particolari, che ruotano at­torno alla famiglia e all’innovazione, per offrire sperimentazioni. Le stesse che Vincenzo ha voluto portare con questo progetto, che un po’ per passione, un po’ per rivoluzione ha affida­to poi al gusto e al giudizio di chi vive il territorio. Esperienze in bottiglia, che raccontano le sfumature più intense di viaggi ancora da fare e luoghi da visitare.

Birra del Gargano si definisce come beerfirm itinerante, ispirata ai colori e ai profumi della terra, in un progetto dalle caratteristiche “gipsy”. Sono birre artigianali, che grazie agli in­gredienti locali e alla creatività si mostrano nuove e suggestive. Parola d’ordine? Legame.

È da quello che nasce il sapore, l’odore e il pac­kaging delle birre proposte da Vincenzo Otta­viano. Esperienze in bottiglia da gustare in ogni momento.

Ottaviano è laureato in Scienze Gastronomiche e ha inserito anche in questo progetto un percorso votato alla valorizzazione del prodot­to, concentrandosi sulla qualità e sulle colla­borazioni.

Birra del Gargano vede la partecipazione di Mi­chele Ricucci dell’azienda agricola Ricucci, che fornisce gli agrumi del Gargano, che espor­ta arance e limoni. Per Bianca e Portogalla ven­gono utilizzati le scorze del biondo o duretta, per Gose quelle del limone femminello. I cereali sono un altro ingrediente fondamentale, per il malto delle birre viene usato il malto pilsner svevo, orzo malatato affidandosi a Leonardo Petruccelli dell’azienda Zilletta di Branda, che coltiva cereali come il Saragolla utilizzato nel­la Saison.

Birra del Gargano arriva con una novità. “Ab­biamo lanciato delle birre in lattina, con delle birre innovative, sia in termini di packaging più sostenibile sia di formato, con una dinamica di racconto incentrato sul surf – continua – Mi pia­ce molto viaggiare e cavalcare onde. Volevo ri­chiamarlo in queste birre, con luppoli esotici, ma con i malti pugliesi di base. Questo è un ta­glio diverso, molto leggere entrambe e ognuna ha una storia differente”. Le birre proposte in lattina sono Keller Loop e Epic Session Ipa. Tra le altre novità proposte da Birra del Garga­no c’è una terza uscita a fine agosto, presenta­ta nel cartellone delle birre dedicate al surf, che si chiama Endless Summer, estate senza fine, in onore del film degli anni Ottanta. Una storia internazionale, che dal trabucco raggiunge to­ni ed esperienze che si affacciano alle partico­larità dei continenti.

“La birra in lattina nasce per poter sperimenta­re stili diversi. Con questa possiamo spaziare con luppoli di importazioni, lieviti. Alla fine con la birra possiamo variare ed è bella anche per questo, ti dà più libertà di creare”, conclude Ot­taviano.

 

Silvia Guerrieri

l’attacco