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VICO/ IL VICOLO DEL BACIO META GETTONATA ANCHE D’ESTATE DAI TURISTI DI TUTTA EUROPA

Da tutta l’Europa per scam­biarsi un bacio e promettersi eterno amore a Vico del Gar­gano. Una tradizione che oramai si ripete da anni, ma nel giorno degli in­namorati, il 14 febbraio, a San Valentino. In realtà, anche e soprattut­to d’estate, quando i flussi turistici sono copiosi, un piccolo vicolo nel meraviglioso centro storico della cit­tadina garganica diventa l’ombelico del mondo. Ragazzini innamorati, coppie adulte, anziani e intere fami­glie percorrono mano nella mano quella stradina larga circa cinquan­ta centimetri e raggiungono una piazzetta suggestiva, con un bal­concino ed una panchina, dove av­viene il sacro rito: promettersi amo­re eterno, rinsaldare i rapporti incri­nati o semplicemente confermare e consolidare una vita passata insie­me. Questo è il Vicolo del Bacio, che a qualsiasi ora del giorno e della not­te è frequentato da turisti, ma anche da gente del posto. Una realtà che potrebbe essere valorizzata ancora meglio, visto che nel giorno di San Valentino l’afflusso è buono ma mai ottimo, perché spesso la festa capi­ta tra i giorni feriali e a Vico arrivano soltanto gli abitanti delle cittadine li­mitrofe o qualche autobus organiz­zato. Rendere il bacio vichese una prassi consolidata per tutto l’anno e soprattutto d’estate potrebbe porta­re un flusso di turisti maggiore, ma­gari legando l’evento alla gastrono­mia locale (a Vico si producono mol­ti manicaretti a tema, come il “Dolce della Sposa”) e senza dimenticare che proprio dal Vicolo del Bacio si entra in un delizioso dedalo di viuz­ze che si estende nei rioni Terra, Ci­vita e Casale, ricchi di tradizioni, di storia e di mistero. La tradizione del Bacio di Vico nasce a San Valenti­no, dove la festa degli innamorati viene celebrata in modo tutto parti­colare, anche perché il martire cri­stiano è il santo protettore del centro garganico e soprattutto delle aran­ce, un tempo colonna portante del­l’economia locale ed esportate in tutto il mondo.

A Vico raccontano che mangiare le arance benedette esaudisca tutti i desideri di gioia e felicità, come una miracolosa pozione d’amore. In quei giorni il paese viene completamente addobbato di arance e alloro. Le coppie giungono sul Gargano per mangiare le arance del luogo bene­dette, sperando che la pozione mi­racolosa faccia il “suo dovere”, ossia donare amore eterno. E per confermare questa tradizione le coppie pri­me di andare via da Vico del Garga­no si recano proprio al Vicolo del Ba­cio: la piccola strada si deve percor­rere insieme, baciandosi fino alla piazza dove gli innamorati si giura­no amore eterno. Il paese, a pre­scindere dal Vicolo del Bacio, è in re­altà uno dei più visitati del Gargano, per i tre rioni, per le 13 confraternite e le chiese meravigliose, per tesori dal valore inestimabile e che merite­rebbero di essere ulteriormente co­nosciuti come Santa Maria Pura, edificata nel 1600, che svolgeva anche il ruolo di convento e prima an­cora di ospedale, con un antico la­vatoio da visitare, o come il Trappeto Maratea, un frantoio ipogeo a due passi dal Vicolo del Bacio, scavato nella roccia a colpi di piccone e che contiene ancora le macine e delle stanze con antichi strumenti di uso comune.

E poi il convento, il leccio secolare, che risale al 1600 e che ha un tronco di cinque metri di circonfe­renza. Sono tutte mete che attirano i turisti a Vico e che, se ben valoriz­zate ed integrate con itinerari enogastronomici a base di dolci tipici e la tradizionale paposcia, potrebbe­ro rappresentare un’arma vincente, a patto che si crei un brand “Vico”, che tutto sia collegato. Nel frattem­po al Vicolo del Bacio arrivano deci­ne di turisti olandesi, che pare ami­no molto questa tradizione di ba­ciarsi e promettersi amore, in barba allo stereotipo che li descrive come popolo nordico e freddo. Gli olande­si, gli immancabili tedeschi, ma an­che diversi inglesi, francesi e dal qualche anno ceki stanno risco­prendo il Gargano anche grazie a queste piccole, ma importanti tradi­zioni. Siamo sempre la terra di Giu­lietta e Romeo, l’Italia è definito il paese romantico per eccellenza e Vico del Gargano lo è anche per struttura architettonica, con le sue abitazioni in pietra viva che tanto piacciono a poeti e registi di tutto il mondo. Il succo di arance benedet­te è disponibile soltanto a San Va­lentino, ma in realtà i preziosi agru­mi si trovano in ogni mese dell’anno, anche se in quantità ridotta rispetto all’inverno. Distribuirlo agli innamo­rati europei anche durante la stagio­ne balneare sarebbe un’altra arma vincente, che darebbe un valore ag­giunto al bacio ed alla promessa di eterna fedeltà.

Piero Russo

l’attacco