Raccontano che fin dalle prime ore del mattino i telefoni non hanno mai smesso di suonare. Ma l’effetto del nuovo decreto sul Green pass non è soltanto nel boom di prenotazioni registrato ieri, ben più alto del 10 % di cui si è parlato: è nella caccia spasmodica all’anticipazione degli appuntamenti già fissati. Un pressing che sta mettendo in difficoltà le Asl.
L’obbligo di «carta verde» per sedersi al ristorante ha insomma scatenato anche in Puglia la caccia alla somministrazione. Possibilmente prima del 6 agosto. Tanto che la Regione sta ragionando per capire come far fronte al nuovo boom: dal 9 agosto era prevista una riduzione dell’attività vaccinale, in coincidenza con le ferie del personale che in questi mesi ha lavorato (davvero) senza sosta. Ieri il capo dipartimento Vito Montanaro ha convocato la cabina di regia della campagna vaccinale. È stato stabilito di chiedere ai direttori generali delle Asl una mappa aggiornata degli orari di apertura degli hub, delle prenotazioni e dei turni di servizio del personale. L’obiettivo è stabilire il numero di strutture vaccinali da mantenere aperte in sicurezza nel mese di agosto, tenendo conto della situazione meteo ma soprattutto del personale in servizio. L’ipotesi è di formare nuove squadre di vaccinatori, chiedendo la disponibilità di professionisti esterni: medici di base, pediatri, medici dell’esercito, ma anche dei farmacisti. «Dobbiamo prepararci – dice Montanaro – a sostenere un volume di richieste che comunque ci fa piacere, perché significa che i cittadini stanno comprendendo l’importanza della vaccinazione».
L’aumento di prenotazioni registrato ieri è infatti stimabile nell’ordine del 60 %. La Regione ha reso disponibile su Internet un apposito modulo per chi deve partecipare a viaggi di studi all’estero. Le Asl fanno del proprio meglio per accontentar tutti, ma è impossibile fare miracoli.
Il mese prossimo la Puglia avrà a disposizione esattamente un milione di dosi tra Pfizer Moderna, che salgono a 1,3 milioni se si tiene conto anche delle consegne programmate in questa e nella prossima settimana quando arriveranno 48.300 dosi di Moderna e 143.910 dosi di Pfzer (mercoledì ne sono arrivai altre 155.610). Nonostante non sia programmata la consegna di AstraZeneca, non significa che questo vaccino è stato cancellato: è possibile che il programma venga rivisto in corso d’opera. Ma in ogni caso tutte le prime dosi da qui in avanti verranno effettuate con vaccini a mRna.