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SUPERBONUS 110%/ CON LA SEMPLIFICAZIONE. FORTE SPINTA AI LAVORI NEI CONDOMINI: +45%. LA NUOVA GUIDA ALL’AGEVOLAZIONE PIÙ VELOCE

SUPERBONUS, AL VIA LA CILAS

È boom di richieste per il Superbonus anche grazie alla Cila-Superbonus, la cosiddetta Cilas. Dal 4 agosto è infatti disponibile il modulo unico semplificato sul sito della Funzione pubblica. «Si tratta — spiega il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta — di un modulo unico e standard per presentare la Cila, la Comunicazione asseverata di inizio attività che, grazie al decreto semplificazioni approvato definitivamente dal Parlamento il 28 luglio, riduce drasticamente gli adempimenti per accedere al superbonus 110%». Bonus che, ricordiamo, è stato introdotto con il decreto Rilancio 2020 ed è pensato per chi esegue lavori sul proprio appartamento, al fine di ottenere una maggiore efficienza da un punto di vista energetico e sismico. In concreto l’agevolazione consiste in un credito d’imposta del 110 per cento.

BOOM DI RICHIESTE PER IL SUPERBONUS, CONDOMINI +45%

Il superbonus sembra interessare molto gli italiani. A rivelarlo è l’ultimo report “Statistiche super ecobonus 110%” diffuso nei giorni scorsi dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Ad agosto rispetto a maggio i lavori con almeno un’asseverazione protocollata toccano quota 32 mila con un valore delle detrazioni di progetto che è aumentato di oltre 3 miliardi di euro.
A trainare il boom negli ultimi mesi sono però i condomini.
Se il primato dell’agevolazione resta agli edifici unifamiliari (16.573) e le unità immobiliari indipendenti (11.510) si segnala per gli edifici condominiali una crescita da luglio superiore al 45% negli ultimi mesi (3.982).

 

CHE COS’È LA CILAS

Ma che cos’è quindi la Cilas? In estrema sintesi si può definire come una Cila, Comunicazione asseverata di inizio lavori, semplificata. Di fatto è un modello per la comunicazione di inizio lavori da applicare al Superbonus. Secondo il Consiglio nazionale degli ingegneri, la pubblicazione della Cilas rappresenta un vantaggio per committenti e professionisti. E i motivi sono diversi, eccone alcuni:
il modulo contiene solo le informazioni essenziali;
devono essere indicati gli estremi del permesso di costruire o del provvedimento che ha legittimato l’immobile (come la data di rilascio);
per gli edifici la cui costruzione è stata completata prima del 1° settembre 1967 è sufficiente una dichiarazione;
non è più necessaria l’attestazione di stato legittimo, particolarmente complessa e onerosa, ma è sufficiente la dichiarazione del progettista di conformità dell’intervento da realizzare;
la documentazione progettuale da allegare è improntata alla massima semplificazione, anche perché le necessarie asseverazioni da parte del tecnico sono già trasmesse all’Enea;
l’elaborato progettuale da presentare consiste nella descrizione, in forma sintetica, dell’intervento da realizzare;
per gli interventi in edilizia libera, basterà una semplicissima descrizione dell’intervento nel modulo;
si utilizza la Cila anche per opere strutturali (per le quali era sempre richiesta una segnalazione certificata di inizio di attività (Scia);
Infine è ammessa una Cila in variante.

 

SENZA CILAS CORRETTA NIENTE SUPERBONUS

È bene sapere che la mancata presentazione della Cila, semplificata e non, è motivo di decadenza dal beneficio fiscale. Nel caso in cui si faccia richiesta per l’agevolazione è quindi imprescindibile adottare questo procedimento amministrativo nel modo corretto. Nel dettaglio si perde il bonus nei seguenti casi:
a) mancata presentazione della Cila;
b) interventi realizzati in difformità dalla Cila;
c) assenza dell’attestazione dei dati sulla non abusività dell’immobile;
d)non corrispondenza al vero delle attestazioni.

 

DOVE SCARICARE LA CILAS

Il modulo della Cilas può essere scaricato direttamente dal sito della Funzione pubblica in formato pdf e va compilato in tutte le sue parti. (Qui il link)

 

I VANTAGGI

I vantaggi sono soprattutto sulle tempistiche:si eliminano le attese per accedere alla documentazione degli archivi edilizi dei Comuni (3 mesi in media per ogni immobile oggetto di verifica). Il Dipartimento della Funzione pubblica ha inoltre stimato che già soltanto l’eliminazione dell’attestazione di stato legittimo comporta un risparmio di spesa di almeno 110 milioni di euro, che possono essere reinvestiti in spesa produttiva, ossia in progettazione e realizzazione degli interventi.

 

LE CILA GIÀ PRESENTATE SONO VALIDE?

Chi avesse già presentato la Cila non deve preoccuparsi. Come spiega nella guida al superbonus l’Anci: «per gli interventi già in itinere finalizzati al Superbonus già eseguiti in forza di altri procedimenti edilizi in data antecedente all’entrata in vigore del DL n. 77 del 2021, è possibile sia proseguire con la procedura già in essere sia con la presentazione della Cila “Superbonus”». In questo caso il cittadino può richiedere all’amministrazione comunale di tenere come valida la documentazione progettuale già presentata affiancandola alla Cilas.

 

I RISCHI

Il Superbonus con annessa Cilas non è però un condono assoluto degli abusi edilizi. L’ultimo periodo del nuovo comma 13-ter prevede infatti che «resta impregiudicata ogni valutazione circa la legittimità dell’immobile oggetto di intervento». Ciò significa che gli enti preposti (Comuni, Regioni) potranno volendo efeftuare dei controlli e che con la Cila ci si autodenuncerà al Sportello Unico per l’edilizia (SUE), che gestisce i procedimenti in materia di edilizia. Nel caso in cui piante, sezioni e prospetti, rappresentino delle difformità rispetto al titolo presentato si potrebbe quindi incorrere in eventuali sanzioni.

 

BOOM DI RICHIESTE PER IL SUPERBONUS, CONDOMINI +45%

Il superbonus sembra interessare molto gli italiani. A rivelarlo è l’ultimo report “Statistiche super ecobonus 110%” diffuso nei giorni scorsi dall’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. Ad agosto rispetto a maggio i lavori con almeno un’asseverazione protocollata toccano quota 32 mila con un valore delle detrazioni di progetto che è aumentato di oltre 3 miliardi di euro.
A trainare il boom negli ultimi mesi sono però i condomini.
Se il primato dell’agevolazione resta agli edifici unifamiliari (16.573) e le unità immobiliari indipendenti (11.510) si segnala per gli edifici condominiali una crescita da luglio superiore al 45% negli ultimi mesi (3.982).

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