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LA GROTTA DELLA VERGOGNA: IL SITO ARCHEOLOGICO DI MANACCORA A PESCHICI LASCIATO IN ABBANDONO

Quando sono dei turisti a scriverti per segnalarti le brutture del Gargano “la ferita” inizia a sanguinare copiosamente.
E non ci si abitua mai, amara terra mia!Ancora una volta, allora, ci si sente in dovere di segnalare lo stato di abbandono, degrado (fisico e culturale) del patrimonio culturale di Peschici, qui rappresentato dal Grottone di Manaccora.


Si tratta di uno tra i primi siti archeologici scavati sul Gargano (primi decenni del ‘900) e certamente tra i più interessanti di tutta la Daunia, testimone dei contatti diretti tra i popoli del Mediterraneo e luogo dove, probabilmente, si praticava il culto delle acque (se siete interessati ad approfondire la conoscenza del sito scrivetemi a info@amaraterramia.it e vi invierò alcuni pdf). Circa 10 anni fa il sito (grotta + villaggio soprastante), la cui valorizzazione costò centinaia di migliaia di euro, era ben gestito dall’associazione Mira che permetteva le visite e praticava numerose attività didattiche.


Poi cominciarono gli atti vandalici….probabilmente “tutta quella cultura” dava alla testa…di qualcuno!
Oggi quel luogo giace su una delle spiagge più affollate di Peschici, sotto gli occhi di decine di migliaia di turisti che “ne ammirano” l’abbandono e il degrado chiedendosi “perchè”.
Ed ecco che allora blog e testate giornalistiche ricevono lamentele, foto e messaggi, per fortuna direi!

Sindaco Tavaglione, forse sarebbe il caso di ri-pensare seriamente al presente e al futuro di Peschici oltre che impegnarsi per le numerose premiazioni che caratterizzano la sua amministrazione?
Cosa si sta facendo per il patrimonio culturale di Peschici? Qual è la vostra strategia turistica? La destagionalizzazione è solo una bella parola da usare nei convegni?

Agli imprenditori turistici che insistono nella baia va un appello accorato, affinché facciano pressioni per risollevare le sorti del Grottone, un’importante risorsa turistica (quindi economica) oltre che culturale.

Domenico Sergio Antonacci