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PIGNORAMENTO AUTOMOBILI, SI CAMBIA.

Nuove modalità nuove regole. Tutto cambia, anche le situazioni e le modalità di pignoramento delle automobili, negli anni.

Negli ultimi anni è cambiata la regolamentazione in merito al pignoramento dell’automobile di un soggetto sottoposto, per l’appunto al pignoramento esecutivo dei beni per saldare un debito non più rispettato. In passato, per pignorare un automobile bisognava necessariamente trovare il veicolo nei pressi dell’abitazione del debitore, non esisteva altra modalità, spesso le auto non venivano pignorate proprio perchè non fatte trovare mai dai debitori fuori casa propria. La situazione oggi è del tutto cambiata, non esiste più la logica che voleva il ritiro dell’automobile esclusivamente all’esterno dell’abitazione del debitore ma bensì in qualsiasi posto essa si trovi. La cosa importante è che il creditore con l’atto del pignoramento esecutivo si rivolga al Pra per assicurarsi che il debitore sia titolare di una vettura. Successivamente sarà notificato l’atto allo stesso debitore e poi la Polizia avrà il compito di far rispettare la consegna dell’automobile se questo non dovesse avvenire nei tempi pattuiti.

La procedura, insomma varia e si pone non più al pari di altri beni cosi come in uso fino a qualche anno fa. Oggi quindi l’automobile può essere pignorata ovunque, ed in qualsiasi momento. Chiaramente la gestione stessa del pignoramento da parte del creditore ha un costo rapportato al ritorno che in ogni caso dovrebbe poi esserci di capitale o sotto forma di bene stesso. In ogni caso la specifica delle spese da affrontare in questi casi varia di poco in certe occasioni.

Ciò che occorre per procedere al pignoramento di un’automobile per chi è nel caso specifico creditore costa 6 euro per la visura necessaria al Pra, tra i 700 ed i 3000 euro per  i servizi di un avvocato che gestisca la cosa, tra gli 8 ed i 40 euro nel migliore dei casi per le spese di notifica ed infine 27 euro per la trascrizione e tra i 32 ed i 48 euro per l’imposta di bollo. Infine tra i 63 ed i 126 euro di costi dell’istituto di vendite giudiziarie.

Paolo Marsico

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