È stato varato il disegno di legge annuale. Ma su ambulanti e spiagge c’è solo un censimento
Il 4 novembre il consiglio dei ministri ha approvato il disegno di legge annuale per la concorrenza. Il testo contiene misure per rendere più efficienti e competitivi settori come l’energia, i trasporti e la salute.
Il provvedimento è arrivato in ritardo: il governo aveva promesso di presentarlo entro luglio e poi entro ottobre. Inoltre i veti dei partiti della maggioranza hanno anche portato a un testo finale di compromesso, più scarno rispetto alle attese.
Le concessioni degli ambulanti e degli stabilimenti balneari, che spesso prevedono canoni molto bassi, non saranno messe a gara, come invece stabiliscono le regole europee. Per il momento il governo ha proposto solo una mappatura delle concessioni esistenti, una sorta di operazione trasparenza, simile a quella decisa per la riforma del catasto. L’Unione europea ha però chiesto nuovamente che le regole italiane siano adeguate al diritto europeo e alla giurisprudenza della corte di giustizia.
Per quanto riguarda la sanità, il provvedimento facilita l’accesso delle strutture private all’accreditamento per erogare servizi sanitari, mentre sono state eliminate alcune barriere di ingresso nel mercato per i farmaci generici.
Diversi interventi poi riguardano l’energia. Tra le altre cose, i concessionari autostradali saranno obbligati a organizzare gare pubbliche per l’installazione delle colonnine di ricarica elettrica. Il tentativo di incentivare con gare la concorrenza riguarderà anche l’affidamento della distribuzione del gas, le concessioni per la gestione dei porti e gli appalti per il trasporto locale.
Entro il prossimo anno le regioni dovranno indire gare per le concessioni per le centrali idroelettriche, altrimenti potrà farlo lo stato. Il governo ha inoltre proposto di aumentare i poteri dell’antitrust, l’autorità che garantisce la tutela della concorrenza e del mercato.