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PUGLIA/ TERZE DOSI, SI PARTE CON LE FARMACIE «LA PRIORITÀ È AIUTARE I FRAGILI»

Da domani anche gli over 40 potranno prenotare la terza dose del vaccino antiCovid, da fare a distanza di 6 mesi dalla seconda o dal vaccino monodose Janssen. E da questa settimana scendono in campo anche le farmacie pugliesi. Tra le prenotazioni raccolte sinora, anche qualche no vax, convinto dal rapporto di fiducia col proprio farmacista a fare la prima dose.

Ma intanto i riflettori si accendono sulle vaccinazioni per i pazienti più fragili e con disabilità cui «va data massima priorità». La parola d’ordine è del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, da qualche giorno anche assessore alla sanità dopo le dimissioni dell’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, e segue le percentuali, non proprio incoraggianti, dell’andamento della campagna vaccinale delle terze dosi, di siero antiCovid: solo il 5,2% della platea vaccinabile, contro quasi il 7% della media nazionale, ha ricevuto il richiamo.

Un dato che, per quanto riguarda i pazienti con elevata fragilità e immunocompromessi, riporta col pensiero all’andamento lento della prima fase della campagna vaccinale. Emiliano non vuole ripetere l’errore. E anche se la Puglia al momento registra l’incidenza di contagi più bassa in Italia, dopo la Basilicata, con un tasso settimanale di 40 nuovi casi per 100 mila, contro una media nazionale di 102, il governatore ha davanti la stima dell’RT, soprattutto in relazione alla ospedalizzazione, che si muove verso l’alto. Dunque, non c’è tempo da perdere.

Anche, perché, oltretutto, queste persone non possono prenotare la dose, ma devono essere contattate direttamente dai centri che le hanno in cura o dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, che cominceranno a somministrare, però, dal primo dicembre.

«Siamo in contatto costante con i direttori generali e con i coordinatori delle reti specialistiche – spiega Emiliano – per assicurarci che tutto il sistema sanitario sia parte attiva nel contattare direttamente queste persone. Insieme ai fragili – prosegue il presidente – potranno vaccinarsi anche i loro caregiver e familiari conviventi affinché la protezione sia massima e tempestiva.

Un ruolo chiave lo rivestono anche i medici di famiglia che a giorni entreranno in campo. A loro abbiamo chiesto di cercare anche coloro che ancora non hanno ricevuto la prima dose per spiegare quanto sia importante mettersi in sicurezza».