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PROVINCIA FOGGIA/ S.P. 28 “PEDEGARGANICA”: INFRASTRUTTURA STRATEGICA PER IL TERRITORIO PRONTO IL PROGETTO

A seguito della progettazione definitiva da parte dei progettisti incaricati,  è stata indetta la Conferenza di servizi per il progetto di completamento della strada provinciale n. 28 “Pedegarganica”.

Un progetto di grande impatto per l’intero comprensorio garganico e per la Capitanata, che sarà finanziato con i ribassi di gara dei progetti finanziati nell’ambito del CIS Capitanata, attualmente il Cis ha già finanziato la progettazione definitiva ed esecutiva.

La strada provinciale S.P.28 è costituita da due tronchi stradali. Il primo si sviluppa a partire dall’abitato di Apricena e, dopo aver intersecato la SP 27, termina in corrispondenza della SS 272, nei pressi del passaggio a livello della stazione ferroviaria di San Marco in Lamis. Il secondo si dirama dal suddetto incrocio e, dopo aver intersecato varie strade provinciali, tra le quali la SP 22 e la SP 26, confluisce sulla SP 45bis. L’intervento in oggetto riguarda quest’ultimo tronco che si sviluppa in corrispondenza della sede del tracciato stradale esistente e il tratto, appartenente al primo tronco, tra la PP 6+400 e l’incrocio con la SS 272 che si sviluppa in variante.

Il Presidente della Provincia Nicola Gatta, in merito al completamento della strada provinciale S.P.28, che attraversa i territori dei Comuni di Apricena, San Severo, Rignano Garganico, San Marco in Lamis e San Giovanni Rotondo, ha dichiarato: “La nuova viabilità costituisce un intervento di fondamentale importanza dal punto di vista strategico sia per quanto attiene i collegamenti con le viabilità limitrofe, sia in prospettiva dello sviluppo di una direttrice dal Tavoliere al Gargano.

Gli interventi previsti tendono a migliorare lo sviluppo commerciale agevolando ed incrementando il trasporto merci dai centri industriali ed artigianali dall’alto tavoliere verso la zona portuale di Manfredonia e da quest’ultima verso l’area del basso tavoliere e del nord barese. Inoltre, l’ammodernamento di tale collegamento renderà maggiormente perseguibili benefici allo sviluppo turistico di una vasta zona in cui sono presenti, oltre ad importanti centri a vocazione religiosa, anche aree rurali ad elevato potenziale turistico”.